Dalla situazione dei cristiani in Iran al conflitto regionale in Medio Oriente e la sua vita personale, il Cardinale eletto Dominique Mathieu, arcivescovo di Teheran-Ispahan, la più alta autorità della Chiesa cattolica nella Repubblica Islamica dell’Iran parla a tutto campo.
dell’intero Paese. È un’onorificenza per l’intero Paese”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al XII Colloquio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso con il “Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale” di Teheran.
Con il concistoro del prossimo 8 dicembre, Papa Francesco include ben 20 cardinali elettori nel Collegio Cardinalizio. A fine anno, saranno dunque 140 i cardinali che potranno votare in conclave, e scenderanno a 127 nel corso del 2025.
"Questa mattina il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha avuto una conversazione telefonica con S.E. Masoud Pezeshkian, Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran". A dare la notizia è Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Papa Francesco è "profondamente rattristato" per lo schianto dell'Ukraine Airlines che si è schiantato oggi al decollo dall'aeroporto di Teheran. A bordo c'erano 167 passeggeri e nove membri dell'equipaggio.
In Iran sono morte almeno 19 persone a causa di inondazioni improvvise e altre 100 sono rimaste ferite. Puntuale il telegramma di cordoglio di Papa Francesco, a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
Proseguono le visite ad limina delle diverse conferenze episcopali: in questi giorni sono giunti in Vaticano per incontrare il Papa i Vescovi dell’Iran.
Russia, Cina e Iran: tre Paesi che la diplomazia della Santa Sede osserva con attenzione. Se in Russia, dopo la visita del Cardinale Parolin, cominciano a vedersi segni di speranza per la restituzione degli edifici sequestrati dall’Unione Sovietica ai cattolici, la Cina continua a rappresentare per la Santa Sede un luogo dove nulla accade secondo una logica precisa, e dove a momenti di apertura si succedono momenti di improvvisa chiusura. Infine, l’Iran, dove è stato in visita l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, con il quale i rapporti sono buoni, sebbene le comunità locali vivano momenti difficili.
"Quando parliamo di Iran, parliamo di Persia, una delle più grandi e profonde civiltà mai esistite al mondo. È difficile infatti comprendere l’Iran moderno ignorando la storia ultra-millenaria, la cultura, la religione antica di una Nazione che, al di là di ogni giudizio politico, è strategica, oggi come nel passato, per le sorti del Medio Oriente e dell’Asia centrale".
Il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha inviato a nome di Papa Francesco un telegramma di cordoglio per le vittime dell’attentato terroristico avvenuto a Tehran mercoledì 7 giugno. Papa Francesco lo ha definito un atto “di grave e insensata violenza”, ha garantito la sua benedizione a tutti i famigliari delle vittime e le sue preghiere per la pace in Iran.
E’ durato 40 minuti il colloquio privato – alla presenza di due interpreti - tra Papa Francesco ed il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Hassan Rouhani.
E’ al centro delle cronache internazionali da sempre ma in particolare negli ultimi mesi. Parliamo della Repubblica Islamica dell’Iran, il cui Presidente Hassan Rouhani domani mattina sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco.