Città del Vaticano , 01 November, 2025 / 11:19 AM
“In questa Solennità di Tutti i Santi, è una grande gioia inscrivere San John Henry Newman fra i Dottori della Chiesa e, al tempo stesso, in occasione del Giubileo del Mondo Educativo, nominarlo co-patrono, insieme a San Tommaso d'Aquino, di tutti i soggetti che partecipano al processo educativo”, queste le parole d'esordio di papa Leone XIV nell'omelia di oggi, sollennità di Tutti i Santi.
Auspica papa Leone XIV che la figura di Newman sia “d'ispirazione a nuove generazioni dal cuore assetato d'infinito, disponibili per realizzare, tramite la ricerca e la conoscenza, quel viaggio che, come dicevano gli antichi, ci fa passare per aspera ad astra, cioè attraverso le difficoltà fino alle stelle”. E poi, il pontefice si concentra sulla testimonianza dei santi: la loro vita, infatti, ci insegna che “è possibile vivere appassionatamente in mezzo alla complessità del presente, senza lasciare da parte il mandato apostolico: «Risplendete come astri nel mondo»”. Cita san Paolo, la Lettera ai Filippesi.
Ed è lo stesso invito che il pontefice esprime agli educatori e alle istituzioni educative che sono chiamate oggi a vivere il loro Giubileo: “Risplendete oggi come astri nel mondo”, grazie all'autenticità del vostro impegno nella ricerca corale della verità condivisione, nella sua coerente e generosa, attraverso il servizio ai giovani, in particolare ai poveri, e nella esperienza quotidiana”.
Parla delle scuole e delle università “come laboratori di profezia, dove la speranza viene vissuta e continuamente raccontata e riproposta” dice il pontefice. Prende spunto dal Vangelo di oggi, quello delle Beatitudini: "Le Beatitudini portano in sé una nuova interpretazione della realtà. Sono il cammino e il messaggio di Gesù educatore. A una prima impressione, pare impossibile dichiarare beati i poveri, quelli che hanno fama e sete di giustizia, i perseguitati o gli operatori di pace. Ma quello che sembra inconcepibile nella grammatica del mondo, si riempie di senso e di luce nella vicinanza del Regno di Dio". E definisce le Beatitudini come "l'insegnamento per eccellenza" in quanto viene da Gesù che "non è uno dei tanti maestri, è il Maestro per eccellenza. Di più, è l'Educatore per eccellenza".
Certamente, il mondo di oggi potrebbe dare a tutti l'impressione di vivere nell'oscurità. Sembra non esserci luce. Ed è alla luce che papa Leone XIV fa riferimento parlando del nuovo Dottore della Chiesa Newman: di lui ricorda il famoso inno Lead, kindly light (“Guidami, luce gentile”): “In quella bellissima preghiera - continua papa Leone - ci accorgiamo di essere lontani da casa, di avere i piedi vacillanti, di non riuscire a decifrare con chiarezza l'orizzonte. Ma niente di tutto questo ci blocca, perché abbiamo trovato la Guida: «Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi!»”. Papa Leone XIV recita alcuni versi, in inglese, della bellissima poesia del nuovo Dottore della Chiesa. È questo il compito dell'educazione - sottolinea il pontefice - e cioè “offrire questa Luce Gentile a coloro che altrimenti potrebbero rimanere imprigionati dalle ombre particolarmente insidiose del pessimismo e della paura”. Non c'è spazio allora per “le false ragioni della rassegnazione e dell'impotenza”. L'incoraggiamento del pontefice è quello di “fare delle scuole, delle università e di ogni realtà educativa, anche informale e di strada, come le soglie di una civiltà di dialogo e di pace”.
Incoraggia, poi, a essere quella “moltitudine immensa” di cui parla la liturgia odierna: il Libro dell'Apocalisse. Lo sguardo del pontefice si posa sui “meno dotati” e si chiede: “Non sono persone umane? I deboli non hanno la stessa nostra dignità? Quelli che sono nati con meno possibilità valgono meno come esseri umani, devono solo limitarsi a sopravvivere? Dalla risposta che diamo a queste domande dipende il valore delle nostre società e da essa dipende pure il nostro futuro”, così papa Leone XIV citando la sua recente Esortazione apostolica “Dilexi te”. Il pontefice, allora risponde: "Aggiungiamo: da questa risposta dipende anche la qualità evangelica della nostra educazione. Tra le eredità durature di San John Henry vi sono, in tal senso, alcuni contributi molto significativi alla teoria e alla pratica dell'educazione".
Cita Newman che aveva nel cuore “il mistero della dignità di ogni persona umana e anche quello della varietà dei doni distribuiti da Dio”. E aggiunge: "La vita si illumina non perché siamo ricchi o belli o potenti. Si illumina quando uno scopre dentro di sé questa verità: sono chiamato da Dio, ho una vocazione, ho una missione, la mia vita serve a qualcosa più grande di me stesso! Ogni singola creatura ha un ruolo da svolgere. Il contributo che ciascuno ha da offrire è di valore unico, e il compito delle comunità educative è quello di incoraggiare e valorizzare tale contributo". E, infine, ricorda le parole che papa Benedetto XVI - in occasione del Viaggio Apostolico in Gran Bretagna, nel settembre 2010, durante il quale beatificò John Henry Newman - espresse ai giovani invitandoli a diventare santi: "Ciò che Dio desidera più di ogni altra cosa per ciascuno di voi è che diventiate santi. Egli vi ama molto più di quanto possiate immaginare e vuole il meglio per voi".
La luce del sole risplende su tutta la piazza. La luce di Newman sembra davvero risplendere, oggi, su tutta la Chiesa. E' la luce della sapienza. E' la luce di tutti i Santi.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA