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Un servizio di EWTN News

Papa Leone XIV arrivato ad Ankara: "proclamiamo quanto sia importante la pace"

L’aereo con a bordo Papa Leone XIV è atterrato all’aeroporto di Ankara intorno alle 10,30 ora italiana: ha dunque inizio il primo viaggio apostolico internazionale del pontificato.

Sul volo il Papa ha voluto incontrare i giornalisti al seguito.

“Desidero iniziare – ha esordito il Pontefice - dicendo grazie a ciascuno di voi per il servizio che offrite al Vaticano, alla Santa Sede, alla mia persona, ma anche al mondo intero. Oggi è così importante che il messaggio venga trasmesso in un modo che riveli veramente la verità e l’armonia di cui il mondo ha bisogno. E in modo particolare, questo viaggio in Turchia e in Libano ha, come sapete, innanzitutto il significato dell’unità, celebrando i 1700 anni dal Concilio di Nicea. Ho atteso con grande desiderio questo viaggio per ciò che rappresenta per tutti i cristiani. Ma è anche un grande messaggio per il mondo intero”.

“E in modo speciale, con la mia presenza e quella della Chiesa dei credenti sia in Turchia che in Libano – ha aggiunto il Papa - speriamo anche di annunciare, trasmettere e proclamare quanto sia importante la pace in tutto il mondo, e di invitare tutte le persone a unirsi nella ricerca di una maggiore unità, di una maggiore armonia, e a cercare le vie attraverso cui tutti gli uomini e le donne possano davvero essere fratelli e sorelle, nonostante le differenze, nonostante le diverse religioni, nonostante le differenti convinzioni, perché siamo tutti fratelli e sorelle, e per essere, si spera, parte della promozione della pace e dell’unità in tutto il mondo”.

Al Papa è anche arrivato il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella in risposta al telegramma inviato stamane da Leone XIV.

“Il pellegrinaggio all’antica Nicea, in occasione del millesettecentesimo anniversario del primo Concilio ecumenico della storia, e gli altri significativi incontri in programma suscitano sentimenti di speranza e di fiducia – ha scritto il Capo dello Stato - in tutti coloro che condividono l’impegno a favore del rispetto della dignità umana e del diritto fondamentale alla libertà religiosa. Su tali presupposti dell’ecumenismo e del dialogo tra le fedi trovano solide fondamenta anche le prospettive di una pacifica convivenza tra le genti”.

“Nel corso del Suo viaggio – ha aggiunto Mattarella - visiterà terre dove la Chiesa ha una presenza antichissima e tuttora vivace, lì dove, lungo i secoli, si sono incontrati e confrontati popoli e culture diverse in un processo di reciproco arricchimento. Sono certo che ovunque la Sua testimonianza conforterà le donne e gli uomini di buona volontà, che ripudiano violenze e sopraffazioni, adoperandosi ogni giorno affinché tacciano le armi e prevalgano le ragioni del dialogo, della ricerca del bene comune. L’armonia interreligiosa e il pluralismo culturale hanno a lungo costituito tratti fondamentali delle civiltà sorte lungo le rive del Mediterraneo, anche se ora stentiamo a ricordarlo. È tempo che l’anelito alla pace e alla stabilità, proprio di tutti i popoli, si traduca in iniziative concrete. La Sua presenza in Turchia e Libano senz’altro rinvigorirà le ragioni dell’unità e della fratellanza umana”.

 

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