Scegliamo tutti la pace come via, non soltanto come meta!
L’Africa come primo obiettivo di viaggio, a partire dall’Algeria di Sant’Agostino. Ma anche l’America Latina, con le mete già note allo studio di Argentina, Uruguay e Perù. Lo sguardo al Venezuela.
Papa Leone XIV si congeda dal Libano. Dopo un lungo e intenso viaggio che lo ha portato prima in Turchia e poi in terra Libanese il Pontefice si appresta a fare ritorno in Vaticano. Ma prima un discorso di congedo dal Libano che lo ha accolto con calore e gioia.
Abbiate coraggio, le parole del Papa al termine della messa a Beirut sono un incoraggiamento ma anche un grazie:
"Disarmiamo i nostri cuori
Dopo aver visitato l’Ospedale de la Croix, il Papa ha raggiunto il porto di Beirut per raccogliersi in preghiera nel luogo della devastante esplosione che il 4 agosto 2020 ha provocato la morte di oltre 200 persone. 7000 furono i feriti e circa 300000 gli sfollati.
L’ultimo giorno libanese di Papa Leone XIV si apre dopo le 8 ora locale con la visita all’Ospedale de la Croix, gestito dalla Congregazione delle Suore Francescane della Croce.
L'incontro con i Giovani nel piazzale antistante il Patriarcato di Antiochia dei Maroniti a Bkerké. 15.000 giovani ad accogliere il pontefice
"Come le radici dei cedri e degli ulivi penetrano in profondità e si estendono ampiamente sulla terra, così anche il popolo libanese è sparso in tutto il mondo,
Il presidente libanese Joseph Aoun ha rimarcato la straordinaria diversità religiosa del Libano, e il fatto che, in quel piccolo fazzoletto di terra, le religioni riescano oggi a vivere in uno spazio di dialogo, stabilito in maniera istituzionale con la divisione dei poteri apicali dello Stato, ma vissuta quotidianamente dalle persone. La diversità religiosa non riguarda però solo il rapporto tra le fedi. Anche nella stessa Chiesa cattolica, ci si trova con sette diverse Chiese cattoliche, espressione della varietà mediorientale e di una stratificazione storica che non ha eguali.
Come è triste vedere questa terra benedetta soffrire nei suoi figli
“Beati gli operatori di pace”. L’esordio di Leone XIV davanti al corpo diplomatico e alla società civile di Beirut racconta già, in qualche modo, il senso del passaggio del pontefice nella Terra dei Cedri, nel “Paese messaggio”, secondo l’espressione di Giovanni Paolo II. Un messaggio di pace che si lega idealmente al messaggio di unità della prima tappa del viaggio, laddove, insieme al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, ha anche ribadito che nessuna religione può fare la guerra in nome di Dio. Un messaggio che il Papa unisce ad un diritto che sembrava messo da parte in questi ultimi anni: quello di restare nella propria terra, prima ancora che di migrare.
possibilità, di un grande evento ecumenico a Gerusalemme nel 2033, quando sarà l’Anno Santo della Redenzione. Nel breve volo che da Istanbul lo porta a Beirut, Leone XIV ha parlato con i giornalisti in un breve, ma denso, botta e risposta. Nelle sue parole, il senso del viaggio in Turchia, le prospettive diplomatiche discusse con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, con un focus sulla situazione di Gaza e sull’Ucraina, e, appunto, la prospettiva di un altro grande viaggio ecumenico.
L’impegno per un dialogo di carità che ripristini l’unità della Chiesa senza assorbire né dominare. L’invito a costruire l’unità amandosi come fratelli e sorelle. Il monito a non usare mai il nome di Dio per giustificare guerre e violenze. Con questi tre messaggi, forti, che si sono dipanati tra la commemorazione del I concilio ecumenico a Iznik, l’antica Nicea, e la partecipazione del Papa alla Divina Liturgia nel giorno della festa di Sant’Andrea (con in mezzo una dichiarazione congiunta), Leone XIV lascia la Turchia. Non c’è stata la definizione di una data comune per la Pasqua – gli ortodossi e gli orientali la calcolano secondo il calendario giuliano, i latini secondo il calendario gregoriano. Era una speranza, perché proprio a Nicea, 1700 anni fa, si era stabilita la modalità di calcolare la data della Pasqua. L’impegno, però, resta, mentre Leone XIV ha definito una strada di dialogo con una enfasi particolare sulla preghiera comune e sulle sfide del mondo, dalla questione ecologica a quella dell’intelligenza artificiale.
Dopo la visita alla Cattedrale Armena Apostolica ad Istanbul, Papa Leone XIV si è recato presso la Chiesa Patriarcale di San Giorgio per assistere alla celebrazione della Divina Liturgia, presieduta dal Patriarca Bartolomeo I.
L’ultimo giorno del viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia si è aperto stamane con la visita di preghiera alla Cattedrale Armena Apostolica ad Istanbul.
La Santa Messa alla Volkswagen Arena di Istanbul
Nel Palazzo Patriarcale, la firma di una Dichiarazione congiunta e lo scambio dei doni tra il papa e Bartolomeo I
Le parole di papa Leone XIV durante il rito della dossologia nella chiesa patriarcale di San Giorgio a Istanbul
Uno dei principali protagonisti del viaggio apostolico di Papa Leone XIV è senza dubbio Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli.