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Un servizio di EWTN News

L’Ordine di Malta, un impegno contro la tratta di esseri umani

La conferenza sul Protocollo di Palermo, tenutasi alla Gregoriana il 25 novembre 2025

Dal 2018, l’Ordine di Malta ha nominato due ambassadors-at-large sul tema della tratta degli esseri umani. E questo impegno è stato reso visibile in una conferenza che si è tenuta il 25 novembre alla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del 25esimo anniversario del Protocollo di Palermo.

Si tratta di un protocollo addizzionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità organizzata transnazionale per combattere il traffico di migranti via terra, via mare e via aria.

La Conferenza era co-organizzata da Ordine di Malta, da Praeveni Global (una società che punta a combattere la tratta e la schiavitù moderne), dal Santa Marta Group (l’alleanza tra vescovi e forze di polizia per combattere la tratta). e dall’Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana.

Tra i relatori, anche il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta Riccardo Paternò di Montecupo (una sorta di ministro degli Esteri) e il Grande Ospedaliere Joseph D. Blotz.

Secondo il Global Slavery Index delineato da Praeveni, basato sui dati del 2023, ci sono oltre 50 milioni di persone vittime di schiavitù moderna, con un profitto complessivo di circa 236 miliardi di dollari all'anno.

Il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta ha ribadito l’impegno umanitario di lunga data dell’Ordine, che utilizza anche ampiamente lo strumento della cooperazione multilaterale garantita dal Protocollo di Palermo.

L’ambassador at large dell’Ordine di Malta per il Monitoraggio e la Lotta al Traffico di esseri umani, Michel Veuthey, promuove iniziative di formazione ed educazione a livello globale. Tra queste, le nuove collaborazioni con l’UNITAR (United Nations Institute for Training and Research). Veuthey ha detto che “combattere la tratta non è un atto di carità, ma un imperativo morale e giuridico”.

L’Ordine di Malta ha diverse iniziative per combattere la tratta, come come Villa Bakhita a Lagos, in Nigeria, che offre protezione, sostegno psicologico e percorsi di reintegrazione a donne e bambini sopravvissuti alla tratta.

Intervenendo alla Conferenza, il Gran Ospedaliere ha richiamato l’attenzione sulla missione dell’Ordine. “Il Sovrano Ordine di Malta – ha detto - svolge un importante ruolo complementare nel promuovere gli obiettivi del Protocollo di Palermo, rafforzando la prevenzione, la protezione e la capacità istituzionale”.

Particolare attenzione è stata dedicata al lavoro del CISOM, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, e alla sua solida collaborazione con il Governo italiano nella gestione dei flussi migratori. Attraverso l’impiego continuativo di medici e infermieri in cinque aree costiere, operativi 24 ore su 24, il CISOM fornisce assistenza salvavita a decine di migliaia di persone in mare, ricordando ai partecipanti che la dignità umana deve rimanere al centro di ogni risposta.

 

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