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Un servizio di EWTN News

Grosseto, una messa speciale per gli ucraini in Italia

Vescovo Dionisio Lachoviz, visitatore apostolico per gli Ucraini in Italia

Papa Francesco renderà omaggio alla comunità ucraina in Italia con la visita alla Cattedrale di Santa Sofia di Roma il prossimo 28 gennaio, che è “casa” per gli ucraini di rito greco cattolico in Italia. Ma per la Giornata Mondiale del Migrante, il 14 gennaio scorso, c’è stata anche a Grosseto la visita del vescovo Dionisio Lachoviz, visitatore apostolico per i fedeli ucraini in Italia.

Si è trattato di un evento particolarmente significativo, per i fedeli di rito bizantino della diocesi. Mentre immigrati ucraini erano rappresentati nella Messa per i migranti voluta da Papa Francesco in Vaticano lo scorso 14 gennaio, il vescovo Lachoviz giungeva a Grosseto, dove nel pomeriggio celebrava la Divina Liturgia, concelebrata dal vescovo Rodolfo Cetoloni di Grosseto, da don Vitaliy Perth che da un anno è cappellano a Grosseto per la cura spirituale degli ucraini greco cattolici, e da vari altri sacerdoti impegnati nella pastorale missionaria e vocazionale.

Nella sua omelia, il vescovo Lachoviz ha ringraziato il vescovo di Grosseto per l’ospitalità e la disponibilità di un luogo di culto dedicato al rito bizantino, che permette alla comunità di “sentirsi davvero a casa loro”, perché “per noi greco-cattolici” la chiesa “è uno spazio sacro dove il tempo è sempre presente ed è un presente eterno”.

Il vescovo Lachoviz ha ricordato le quattro parole chiave di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Migranti – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – e si è soffermato sul verbo integrare, che è “quello che voi fate per i nostri migranti. Integrare, infatti, come ricordava Giovanni Paolo II, non è dimenticare la propria identità, ma aprirsi per accogliere e contribuire ad una maggiore conoscenza reciproca, per promuovere un’autentica cultura dell’incontro”.

Non sono mancati i riferimenti al conflitto in Ucraina, che anche Papa Francesco ha ricordato nel suo tradizionale discorso di inizio anno con i diplomatici accreditati presso la Santa Sede.

Una particolare menzione, da parte del vescovo Cetoloni, c'è stata per le donne ucraine immigrate nel territorio della diocesi per la cura riservata a tante persone anziane.

La Divina Liturgia celebrata a Grosseto arriva in un momento importante per gli ucraini del territorio che seguono il calendario giuliano, e che il 7 gennaio hanno festeggiato il Natale e il 14 gennaio la festa di San Giuseppe, cui è dedicata la chiesa della loro comunità.

La cura spirituale dei fedeli cattolici di rito bizantino si è affermata in Italia a partire dagli anni Novanta, quando la penisola è stata interessata dal fenomeno migratorio generato dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Molti ucraini greco cattolici si sono spostati verso l’Europa occidentale e gli Stati Uniti, creando l’esigenza di una attenzione spirituale maggiore.

Il vescovo Lachoviz è visitatore apostolico dal 2009. Basiliano nato in Brasile nel 1946, sacedote dal 1972, ha aiutato a ricostituire i curricula di teologia e filosofia in Ucraina dal 1991 al 1996, e dal 1996 al 2004 è stato superiore dell’Ordine Basiliano di San Giosafat, con sede a Roma. Capo dell’amministrazione patriarcale del vescovo di Kiev-Halicy fino al 2008, è stato visitatore apostolico per gli ucraini in Italia e in Spagna dal 2009 al 2016, mentre dal 2017 cura solo gli ucraini in Italia. Gli ucraini in Italia sono circa 200 mila.

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