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La Santa Sede pensa al dopo pandemia e a preparare il futuro attraverso le Chiese locali

Un meeting del cardinale Turkson con i media vaticani

Un momento del meeting |  | Vatican Media Un momento del meeting | | Vatican Media

Preparare il futuro non è la stessa cosa che prepararsi per il futuro. Da questo principio parte la attività della commissione speciale che il Papa ha voluto dal 15 aprile scorso per affrontare la pandemia e le sue conseguenze soprattutto nei paesi poveri.

Per illustrare le ultime iniziative il cardinale Turkson prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale ha incontrato i media vaticani e l’incontro è stato trasmesso in streaming.  In un mondo “a differenti velocità” quindi “abbiamo bisogno di affrontare la sfida del Covid-19 tutti insieme, perché la nostra è una comunità di destini” e il futuro passa per “la promozione della dignità di ogni essere umano e di uno sviluppo sostenibile”. E per questo  serve “ avere il senso comune della dignità di ciascuno, al di là di ogni differenza”.

Segundo Tejado Muñoz, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale ha spiegato che questo “significa affrontare non solo la pandemia del Covid, ma tutte le altre pandemie che ci sono del mondo, a partire dalla povertà e dalle guerre”.

Aloysius John segretario generale di Caritas Internationalis  ha sottolineato che “agire oggi vuol dire creare le condizioni per un futuro migliore”. Caritas Internationalis, lavora con i migranti “tra le categorie più vulnerabili al Covid, perché non hanno un luogo dove rifugiarsi” anche perché “non possiamo fermare la fuga dei migranti, dobbiamo prenderci cura di loro” ha aggiunto il cardinale  Turkson.

Una delle difficoltà maggiori in Africa, è identificare i malati di Covid 19 e quindi si cerca di dare il maggior numero di informazioni possibili, attraverso i social e le catechesi”.

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La Commissione sul Covid-19  unisce il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, la Caritas Internationalis, il Dicastero della comunicazione, e la seconda sezione della Segreteria di Stato. Cinque i gruppi di lavoro, durata prevista al momento un anno.