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Centro Oratori Romani: campi estivi gratuiti per i piccoli di Roma. Merenda di Mcdonald's

L'iniziativa che si chiama 'Columella City' è promossa dal Centro Oratori Romani in collaborazione con Medicina Solidale

Oratori estivi |  | Centro Oratori Romani
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Prenderà il via lunedì prossimo, 15 giugno 2020, il campo estivo "Columella City” al Quadraro, pronto ad accogliere, in un ambiente multiculturale e multietnico, tutti i bambini a partire da quelli che vivono in una condizione disagiata nella periferia della Capitale.

L'iniziativa, che terminerà il 10 luglio 2020, è promossa dal Centro Oratori Romani (COR) in collaborazione con l'associazione Medicina Solidale e con il sostegno di McDonald's, che fornirà la merenda per i piccoli ospiti.

Un comunicato stampa ufficiale spiega le modalità di questo anno: "Previsti oltre 40 bambini che verranno accolti da 10 animatori del COR, tutti giovani volontari. La partecipazione è del tutto gratuita. Previsti non solo giochi, ma anche attività ludiche e creative con laboratori di pittura e di disegno. Il tutto nel pieno rispetto delle norme sanitarie e delle linee guida governative e regionali sui centri estivi: triage all’accoglienza, piccoli gruppi, distanziamento sociale. A questa attività, grazie ai medici volontari di Medicina Solidale, verrà anche garantita una sorveglianza sanitaria e consulenze pediatriche sempre tutto gratuitamente".

“I bambini – spiega David Lo Bascio, Presidente del Centro Oratori Romani, nel comunicato stampa  – sono tra coloro che hanno più sofferto l’isolamento imposto dal lockdown: è stato compromesso il loro desiderio di socialità, il loro bisogno di giocare all’aperto; anche l’esperienza della scuola, nella forma della didattica a distanza, è stata frustrante o in alcuni casi addirittura assente. L’estate ci presenta l’opportunità di restituire loro una parte di questi diritti compromessi dal Covid-19 e in assoluto mai pienamente riconosciuti ai più piccoli”.

"Sono proprio questi bambini- aggiunge Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale - ad essere stati più colpiti dalla pandemia soprattutto perché l'hanno vissuta in condizioni sociali ed economiche precarie. Con questa iniziativa cerchiamo di iniettare nelle loro vite un po’ di serenità e normalità nella consapevolezza che la situazione delle nostre periferie è peggiorata con la moltiplicazioni di nuovi poveri".

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