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Dalle diocesi, si prepara una estate diversa per la pastorale giovanile

Da "aperto per ferie" agli oratori milanesi ecco tutte le iniziative per i giovani

Aperto per Ferie  |  | giovani.chiesacattolica.it Aperto per Ferie | | giovani.chiesacattolica.it

Quella che ci aspetta quest’anno sarà “un’estate diversa, strana, difficile, ma sicuramente indimenticabile”, sottolineano al Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei che lancia il progetto “aperto per ferie” per rendere un servizio al territorio. “Sarà un’estate da inventare, caratterizzata come sempre da responsabilità, rigore e cura ma che decisamente avrà bisogno di un’attenzione e uno sguardo diverso. Ora più che mai, non possiamo permetterci di sbagliare o fare passi falsi: bisogna mettere in piedi un piano”. Non è facile rispondere ai bisogni di tutto – si legge nella presentazione del progetto il cui sito è online – “ma ci siamo mossi attraverso un confronto costante con gli incaricati regionali e il tavolo del Forum Oratori Italiani” e si spiega che tutto ciò che viene pubblicato  può essere liberamente utilizzato da tutte le diocesi e realtà ecclesiali, perché ciascuno “possa utilizzare il materiale personalizzandolo e riadattandolo come meglio crede, in base alle proprie esigenze”.

Sono state attivate anche molte convenzioni tra le istituzioni e le diocesi per la ripartenza di un servizio utile ai giovani e alle loro famiglie in questo tempo particolare.

Nella diocesi di Ferrara-Comacchio, l’arcivescovo, Gian Carlo Perego, e l’assessore alle Politiche sociali del comune di Ferrara, hanno firmato un protocollo per le attività oratoriali estive delle parrocchie per contenere il contagio. “Abbiamo attivato questo percorso – spiega una nota della diocesi - in un’ottica di reciproca collaborazione e condividendo un obiettivo comune: dare alle famiglie un servizio di qualità uniforme nelle prestazioni e garantito in tutti gli aspetti sanitari e relativi alla sicurezza”. A Milano convenzione tra la Fondazione oratori milanesi e il Comune: le parrocchie dovranno garantire il funzionamento dell’oratorio estivo nei mesi di giugno, luglio, agosto ed eventualmente settembre e adottare un protocollo di sicurezza sanitario per la gestione dei servizi. Si tratta di 160 oratori frequentati da 32mila ragazzi.

A Novara la pastorale giovanile ha promosso un sussidio dal titolo “E… adesso vivi!” per la preghiera quotidiana per l’estate. “Questo piccolo strumento ordinario – spiegano i promotori - per il cammino spirituale personale, che la diocesi propone da circa dieci anni e che negli ultimi mesi di emergenza per il Coronavirus è diventato digitale continuerà ad essere proposto in formato pdf e scaricabile gratuitamente anche nei prossimi mesi estivi, fino a settembre”. Il vescovo Franco Giulio Brambilla ha scritto ai giovani chiedendo loro di prendere carta e penna e scrivere una lettera alla vecchia maniera, raccontando paure, speranze e preghiere che hanno riempito questi giorni. Una lettera da indirizzare ai se stessi del futuro, “alle donne e uomini che diventerete”, da custodire e nascondere, per poi rileggerla tra qualche anno.

La Pastorale giovanile di Sicilia guarda a “nuove forme di attività estive, impegnative sì, ma esaltanti ed evangeliche”, spiega in un documento dal titolo “rEstate ragazzi” indirizzato a parroci e comunità, responsabili delle associazioni ecclesiali, religiosi e religiose esprimendo il plauso per “le iniziative già avviate e al contempo, chi non l’avesse fatto, v’incoraggiamo ad avviare progettualità belle e responsabili”.

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In questi tempi di Grest e oratori la diocesi di Cefalù ha predisposto un percorso formativo per giovani educatori. Quello pensato è un periodo di preparazione e formazione innovativo organizzato dalla Pastorale giovanile vocazionale, dalla Pastorale della Famiglia e quella per l’Evangelizzazione e la Catechesi: “Una ‘chiamata per tutti gli animatori’ – spiegano gli organizzatori –, per coloro che vogliono vivere un’esperienza e un’estate diversa nel segno dell’incontro e della fede“. La formazione partirà lunedì 15 giugno e sarà la prima tappa di un cammino che accompagnerà i giovanissimi all’incontro, prima virtuale e poi, se l’andamento della fase emergenziale lo consentirà, in presenza con i ragazzi e le ragazze di tutta la Diocesi.Il titolo del percorso è “Occhi in su. Per ogni fine, c’è sempre un nuovo inizio” e si ispira alla lettera pastorale del vescovo Giuseppe Marciante e alla storia del Piccolo Principe, che guiderà tappa dopo tappa il cammino del tempo d’estate per gli educatori e per i ragazzi.

Ieri in Piemonte e Valle D’Aosta l’avvio del progetto di pastorale giovanile Tutto concorre al bene”. “Accogliendo le indicazioni del progetto ‘Aperto per ferie’ del Servizio nazionale di Pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, si struttura su moduli formativi in forma di diretta streaming, con possibilità di interazione dai vari territori e disponibilità dei contenuti formativi sui diversi canali di comunicazioni delle realtà coinvolte”, spiegano i promotori. Ai giovani scrive anche l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone. Una lettera dal titolo “Paura di cadere…voglia di volare” pubblicata da Rubbettino. Il testo si propone di giungere al cuore dei giovani invitandoli alla riflessione in questo tempi della storia perché “il viaggio della vita è il dono pù grande di cui possiamo godere, per il suo fascino imprevedibile, unico e irripetibile.