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Le Madonnelle romane: protezione, alto valore simbolico e religiosità popolare

Le "Madonnelle Romane" accompagnano da secoli cittadini di Roma e turisti lungo le vie della Capitale

Madonnelle Romane |  | Daniel Ibanez / ACI group Madonnelle Romane | | Daniel Ibanez / ACI group
Le "Madonnelle Romane" accompagnano da secoli cittadini di Roma e turisti lungo le vie della Capitale. Chiunque, durante una passeggiata, può fermarsi ad ammirare le edicole mariane o dedicare alla Vergine una preghiera, uno sguardo, una supplica. 
Il termine deriva dal latino aedicula, diminutivo di aedes ("tempio") e dunque con il significato originario di "tempietto".
"O Madonnelleromane dei secc. XIV-XX sono state raccolte e studiate in particolare nel libro "Madonnelle romane e religiosità popolare", edito da Romana Società Editrice,  in occasione della mostra mariana in San Michele a Ripa Grande del 1991. Il volume contiene 75 illustrazioni riproducenti altrettante Edicole romane scelte tra quelle di carattere devozionale, miracoloso, artistico, storico e tecnico.
In questa rubrica ne analizzeremo alcune del centro di Roma. La Madonna è da sempre espressione e simbolo di una protezione di tipo universalistico. E le edicole sacre di Roma assicurano a passanti e residenti un senso di protezione e allo stesso tempo di appartenenza alla comunità. Le edicole votive sono anche dei veri e propri monumenti dall'alto valore simbolico.
Per il curatore della mostra negli anni 90, Monsignor Dante Balboni, le edicole romane infatti "sono fondamentali per comprendere pienamente la sacralità di queste modeste espressioni di fede dei nostri antenati".

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Nei rioni del centro storico di Roma sono conservate 522 edicole sacre secondo una verifica - limitata ai soli tabernacoli e immagini che ancora per i loro allestimenti risultano essere oggetto di devozione - effettuata nel 1999 dalla U.O. Monumenti Medioevali e Moderni della Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma (che ha curato il restauro di alcune di esse in occasione del Giubileo del 2000).
Il primo catalogo delle edicole sacre - che il volume sulla mostra riprende quasi interamente - fu redatto nel 1853 da Alessandro Rufini  da cui risulta che erano 2739 di cui 1421 mariane. Questo catalogo è un documento storico di valore inestimabile perché da una indagine successiva del 1939  ne risultarono ancora esistenti  poco più di un sesto (460). Nel 1975 John S. Grioni ha pubblicato un saggio  ricchissimo di immagini delle edicole, ma confrontandole con le attuali ci si rende conto di come i restauri, il tempo, i furti e le sostituzioni le abbiano trasformate.