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Il Cardinale Innitzer, dall'Anschluss alla opposizione al nazismo

Il porporato rivide la sua posizione su Hitler diventandone un fiero antagonista

Busto del Cardinale Innitzer |  | Wikicommons Busto del Cardinale Innitzer | | Wikicommons

65 anni fa, il 9 ottobre 1955, moriva a Vienna il Cardinale austriaco Theodor Innitzer, Arcivescovo della Capitale austriaca dal 1932 alla morte.

Nato il 25 dicembre 1875 a Neugeschrei, venne ordinato sacerdote nel 1902, e conseguì la licenza in teologia quattro anni dopo.

Specializzato in esegesi neotestamentaria, la insegnò all’Università di Vienna dal 1913 al 1932.

Nel 1932 Papa Pio XI lo ha eletto Arcivescovo di Vienna: ha ricevuto la consacrazione episcopale dal Cardinale Enrico Sibilia, Nunzio Apostolico in Austria.

Nel 1933 lo stesso Pio XI lo ha annoverato nel Sacro Collegio, del titolo di San Crisogono.

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Nel 1938 – in occasione dell’Anschluss dell’Austria – il Cardinale diede la sua approvazione al passaggio sotto il dominio nazista. Una posizione che fu duramente contestata dal Papa e dal Segretario di Stato Cardinale Eugenio Pacelli. Il Cardinale dovette precisare le sue affermazioni in un articolo pubblicato dall’Osservatore Romano

Successivamente il Cardinale Innitzer rivide completamente le sue posizioni, diventando una delle voci più critiche nei confronti del nazismo, denunciando le persecuzioni contro ebrei e zingari.

Dopo la guerra continuò a guidare l’Arcidiocesi di Vienna fino alla morte avvenuta il 9 ottobre 1955.