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Chiesa in Italia: religione, eutanasia, Afghanistan e Haiti al centro delle preoccupazioni

La presidenza della Conferenza Episcopale Italiana si è riunita online lo scorso 17 agosto. Quattro i temi centrali. Il prossimo 22 agosto, tutte le parrocchie sono chiamate a pregare per l’Afghanistan e Haiti.

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Ci sarà un tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione sull’insegnamento della religione cattolica. Sempre nell’ambito del dialogo politico, non può che destare preoccupazione la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia, che ha raggiunto mezzo milione di firme. E poi, gli aiuti ad Haiti scossa dal terremoto, l’appello per l’apertura di corridoi umanitari in Afghanistan.

La presidenza della Conferenza Episcopale Italiana si è riunita il 17 agosto, on line, con quattro temi importanti sul tavolo. E un annuncio: il prossimo 22 agosto, tutte le parrocchie sono chiamate a pregare per l’Afghanistan e Haiti. Per la piccola isola caraibica, i vescovi hanno stanziato un milione di euro dai fondi “otto per mille”.

La questione dell’Insegnamento della Religione Cattolica fa seguito ad una polemica in seguito al bando per l’assunzione in ruolo di 673 insegnanti e il concorso per 5.116 posti di insegnante per il triennio 2021 – 2024. La presidenza CEI ha ribadito “la profonda stima dei vescovi per i docenti di religione cattolica” ed “è stato rinnovato l’impegno per una sollecita interlocuzione istituzionale, positiva ed efficace, diretta particolarmente alla valorizzazione di coloro che da tanti anni svolgono questo servizio”.

La situazione è definita “complessa e diseguale” tra Regioni e Diocesi Italiane, e per questo “viene vista con molta fiducia la prossima apertura di uno specifico tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione, insieme all’impegno del Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica a tenere un costante dialogo con tutti i soggetti interessati”.

Capitolo eutanasia: i vescovi sono “gravemente preoccupati” per la raccolta firme per un referendum “che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro Paese”.

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Sottolineano i vescovi: “Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita. Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali”. La presidenza CEI nota che “non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire”.

Per quanto riguarda l’Afghanistan, la CEI parla di notizie “allarmanti”, nota che “come sempre avviene in queste situazioni, a pagare il prezzo più alto sono i più deboli: gli anziani, le donne e i bambini”, e lancia un appello “all’Italia e alle Istituzioni europee a fare il possibile per promuovere corridoi sanitari e umanitari”.

La CEI chiede a tutte le parrocchie che il prossimo 22 agosto preghino per l’Afghanistan e per Haiti, scossa da un sisma di altissima intensità, superiore a quello che colpì la capitale Port-au-Prince nel 2010 causando più di 100 mila vittime. La Caritas italiana e quella diocesana intervengono nel Paese da quel terremoto, e ora riceveranno uno stanziamento di un milione di euro dai fondi otto per mille per far fronte all’emergenza haitiana. Questa somma, spiegano, “servirà a finanziare, attraverso Caritas Italiana, interventi efficaci per rispondere alle numerose nuove necessità”.