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Nicosia, la chiesa armena della Santa Madre di Dio fa 40 anni

Un compleanno festeggiato da tutte le comunità cristiane. Ma la comunità armena lamenta ancora tre chiese nella parte di Cipro sotto il controllo turco, cui non possono avere accesso

Santa Madre di Dio | La cattedrale armena Santa Madre di Dio a Nicosia, Cipro | Wikimedia Commons Santa Madre di Dio | La cattedrale armena Santa Madre di Dio a Nicosia, Cipro | Wikimedia Commons

La cattedrale armena della Santa Madre di Dio di Nicosia ha compiuto 40 anni, e il suo “giubileo” è stato salutato anche da tutte le chiese sorelle, in un impegno di unità che è stato in qualche modo anche favorito dal Religious Track, l’iniziativa di diplomazia religiosa presente a Cipro. Ma anche quaranta anni fa la chiesa fu costruita grazie ad un moto ecumenico, e con il sostegno decisivo del Consiglio Mondiale delle Chiese.

La cattedrale della Santa Madre di Dio è stata costruita a partire dal 1976, per sostituire la chiesa di Notre Dame de Tyre, che a seguito dei moti intercomunali del 1963- 1964 si è trovata nella zona nord di Cipro, di là dalla linea verde, nel territorio controllato dalla Turchia. Fu l’arcivescovo Makarios, allora presidente della nazione, a decidere di destinare per una nuova cattedrale la vecchia cappella di Ayios Dhometios.

La cattedrale fu costruita con l’aiuto del Consiglio Mondiale delle Chiese, ma anche della Chiesa di Westphalia, del governo di Cipro e il contributo dei fedeli. La prima pietra fu posta il 25 settembre 1976 dallo stesso arcivescovo Makarios III insieme all’arcivescovo armeno Nerses Pakhdigian, e fu ufficialmente inaugurata il 22 novembre 1982 dal Catholicos di Cilicia Koren I e il Catholicos coadiutore di Cilicia Karekin II. Erano presenti anche l’arcivescovo Chrysostomos I, il vescovo Zareh Aznavorian e il rappresentante Anranik L. Ashdjian.

La cattedrale della Santa Madre di Dio è l’unica chiesa di Cipro costruita nel tradizionale stile armeno, con una cupola centrale ottagonale e una cupola più piccola per la campana. La chiesa è stata rinnovata nel 2005 in memoria della famiglia Tutundijan, uccisa nell’incidente aereo di Helios, mentre il campanile è stato restaurato in memoria di der Vazken Sandrouni. Nel 2008, sono stati risistemati gli interni, in cui la maggior parte delle icone è stata realizzata dal pittore armeno-libanese Zohrab Keshishian.

Gli armeni sono presenti a Cipro sin dalla antichità, e secondo l’enciclopedia della diaspora armena c’erano funzionari, militari e mercanti armeni a Cipro già nell’Alto Medioevo. Tuttavia, una vera e propria comunità armena si formò a Cipro nel XII secolo. Attualmente i ciprioti armeni sono circa 4 mila persone. Le loro strutture (scuola, chiesa, stampa) sono sempre state attive. Gli armeni a Cipro hanno lo status di comunità religiosa, e la comunità armena ha un rappresentante nella Camera dei rappresentanti.

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Dal 1930, tutte le chiese armene sono state poste sotto la giurisdizione del Catholicossato di Cilicia, che era trasferito da Istanbul ad Antelias.

Oltre alla loro cattedrale di Nicosia, ci sono altre chiese armene in terriorio controllato dai turchi. Tra questet, il monastero armeno di Sourp Magar, il monastero di Ganchvor Soup Asdvadzadzin a Famagosta.