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La Roma di Sant'Ignazio, i gesuiti a Palazzo Borromeo

L'edificio che ospitò i gesuiti, la Fabbrica di san Pietro e Giuseppe Mazzini

Palazzo Gabrielli - Borromeo |  | Wikipedia Palazzo Gabrielli - Borromeo | | Wikipedia

Che fu della vita dei gesuiti a Roma dopo la morte di Sant' Ignazio? Anche questo è un argomento utile per qualche passeggiata romana ora che ci sono meno turisti confusi e poco capaci di vedere altro se non il Colosseo.

Cominciamo da Palazzo Borromeo sempre grazie alla preziosa guida di padre Antonio Maria de Aldama. 

Il palazzo si trova in quello che anche oggi si chiama Via del Seminario, al numero 120. Qui infatti ebbe sede il Seminario Romano, affidato dal Papa fin 1565 alla Compagnia di Gesù, che lo diresse, insieme al convitto dei nobili, fino alla vigilia della soppressione. L'edificio divenne poi proprietà del Cardinale Vitaliano Borromeo. Nel secolo XIX fu destinato a sede del Collegio Germanico, che accolse le scuole del Collegio Romano quando questo nel 1873 fu privato della sua sede. L'Università Gregoriana, che fu conosciuta con questo nome vi rimase fino al 1930.

Nel 1883 vi si riunì la XXIII Congregazione Generale della Compagnia di Gesù. Il palazzo fu acquistato dalla Provincia Romana della Compagnia nel 1886, quando il Collegio Germanico si trasferì nell'attuale sede di via San Nicola da Tolentino; così si ristabilì la situazione anteriore al 1873. 

Oggi è il Collegio San Roberto Bellarmino, per i gesuiti che fanno studi speciali dopo la teologia.

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Il Palazzo all'inizio era chiamato "Gabrielli", dal nome dell' avvocato concistoriale che lo aveva costruito arrivando da Gubbio. Girolamo Gabrielli alla morte nel 1587  lasciò in eredità il palazzo ad un nipote che si trasferì a Palazzo Mignanelli. Cosi  nel 1607 palazzo Gabrielli fu venduto all’Istituzione del Seminario Romano. Della creazione del Seminario si occupò una commissione di cardinali , tra i quali il cardinale Borromeo, si occupò di gettare le fondamenta di questa nuova istituzione, affidata fin dall’inizio alla Compagnia di Gesù.

Nel 1796 la Fabbrica di S.Pietro ci fece i suoi uffici e nel 1824 Leone XII assegnò il palazzo al Collegio dei Nobili diretto dai Gesuiti, che ne furono però espulsi nel 1848: durante la Repubblica Romana l’edificio venne incamerato e vi abitò addirittura Giuseppe Mazzini.