Advertisement

In Kazakistan la storia della Madonna del Lago ricorda un miracolo e protegge la pace

Il santuario di Oziornoje

Il santuario di Oziornoje |  | www.suorfaustina.it
Il santuario di Oziornoje | | www.suorfaustina.it
Il vescovo della diocesi di Santissima Trinità in Almaty, José Luís Mumbiela Sierra con il quadro donato a Papa Francesco  |  | Vaticannews.va
Il vescovo della diocesi di Santissima Trinità in Almaty, José Luís Mumbiela Sierra con il quadro donato a Papa Francesco | | Vaticannews.va

C'è una bella storia legata ad una immagina mariana molto amata dai cristiani in Kazakistan, la immagine della Regina della Pace patrona della nazione dal 25 giugno del 1995. Allora il vescovo Jan Pawel Lenga consacrò la nazione a Maria nel santuario di Oziornoje. 

All'inizio del 2019 i vescovi del Kazakistan in visita ad Limina portarono a Papa Francesco un quadro con la immagine mariana.

Nel 2001 San Giovanni Paolo II al termine della messa ad Astana consacrò ancora una volta la nazione alla Madonna Regina della Pace. 

L'immagine è Maria che tiene in braccio Gesù, e sovrasta un lago, dove riversa i pesci che le porge il Bambino.

La storia di questa immagine è davvero singolare ed è legata alla storia della Polonia. Tra il 1936 e il 1941 molti polacchi vennero deportati in Kazakistan condannati al freddo e alla fame. Le temperature arrivavano anche a 50 gradi Soto lo zero. I prigionieri polacchi pregarono devotamente la Vergine, e il 25 marzo 1941 la neve si sciolse, formando un lago. Ci fu una pesca abbondante che salvò dalla fame anche molti abitanti dei villaggi vicini. 

Advertisement

I pesci per alcuni anni sparirono, ma nel girono del centenario delle apparizioni di Maria a Fatima tornarono in abbondanza. 

Negli anni ’80 i fedeli costruirono una chiesa dedicata alla Vergine di Fatima, pur non avendo un sacerdote, che invece arrivò nel 1989. L’uomo, che dieci anni più tardi divenne arcivescovo metropolita di Maria Santissima in Astana, proseguì nella costruzione, possibile anche grazie all’aiuto di un generoso benefattore, che chiese che il luogo fosse dedicato a Maria Regina della Pace. Ci sono le suore di Santa Faustina a curare le anime e del resto  “Gesù disse a Faustina Kowalska: ‘Di’ a tutti che la mia misericordia è come un oceano senza coste’”,  e un momento di quell’oceano è quell’istante della storia, è quel lago: è un ricordo che la misericordia di Dio continua in ogni momento.

E ancora una volta all'inizio della pandemia il popolo kazako si è rivolto a lei, alla Vergine Maria, Regina della Pace e patrona del Kazakistan. Una veglia mariana il 1 maggio del 2020 con la preghiera composta 27 anni fa dal primo Vescovo di Karaganda, Monsignor Jan Paweł Lenga.