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Fontanelle di Teano ricorda don Adolfo L'Arco

Il religioso salesiano scomparso nel 2010 è stato un grande predicatore del Vangelo

La chiesa di S. Eustachio a Fontanelle |  | GG La chiesa di S. Eustachio a Fontanelle | | GG

Sabato 20 agosto a Fontanelle, frazione di Teano, si è tenuta una solenne commemorazione di don Adolfo L’Arco.

Salesiano, autore di diversi libri e religioso di grande comunicativa, il ricordo del figlio di don Bosco ha illuminato la giornata dedicata alla sua memoria.

Nato nel 1916 a Fontanelle e scomparso nel 2010, la sua vita si è spesa per le anime e per quell’apostolato sacerdotale, che in lui fu spiccato e di grande testimonianza.

Tantissime persone che lo hanno conosciuto ne hanno ricordato l’amore alle anime e quella fede, forte e allegra, che ha diffuso nel mondo.

L’evento ha avuto il suo inizio con una Santa Messa, celebrata nella chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Eustachio.

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Dopo la celebrazione, con le interessanti riflessioni del parroco don Stefano Vannoni, la serata è continuata con diversi interventi che a seguire hanno ricordato la vita e la testimonianza del salesiano.

Don L’Arco, scomparso all’età di novantaquattro anni, è stato uno scrittore ed un grande predicatore del vangelo.

Nei tanti luoghi nei quali ha prestato la propria opera non ultimo il Santuario della Madonna di Pompei, ha speso la sua vita e la sua cultura per la diffusione della Parola di Dio nel mondo.

Diversi gli interventi, tra cui don Italo Sammaro, salesiano e confratello  che ha avuto il piacere di conoscerlo, il signor Federico Vetrano e don Italo Vicario, parroco per oltre trent’anni a Fontanelle che ha incontrato, più volte, don L’Arco, hanno ricordato il religioso che, con zelo ed amore alle anime, ha diffuso le Beatitudini ne popolo di Dio.

Un momento di grande partecipazione ed affetto al religioso che non ha esitato ad offrire la propria vita per il vangelo e quel Regno che, sempre, ha abitato nelle sue parole ma di più nel suo cuore.

La serata si è conclusa con un breve intrattenimento, dedicato alla festa del santo patrono, onorando in questo modo le due memorie così importanti per la diocesi e la collettività.

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