"Sarebbe un errore anacronistico valutare certe opere di San Pio V con la mentalità di oggi. Così pure dobbiamo fare attenzione a non ridurlo a un ricordo nostalgico, a una memoria imbalsamata, ma coglierne l’insegnamento e la testimonianza". Papa Francesco lo dice salutando i fedeli delle  Diocesi di Alessandria ricevuti per il 450° anniversario della morte di San Pio V. Il suo insegnamento, dice Francesco, di porta ad essere "cercatori della verità" grazie al discernimento. Liturgia certo e un ricordo per la preghiera del Rosario che San Pio V raccomandava sempre. 

Il Papa invita la diocesi al rinnovamento secondo le parole degli Atti degli Apostoli e ricorda il cammino sinodale che "chiede una faticosa ma feconda crescita nella comunione fraterna, tra vescovo, presbiteri e laici".

Ai ragazzi di Spoleto - Norcia che hanno ricevuto la Cresima, "Fiori che stanno sbocciando" il Papa parla del Battesimo: "la vita cristiana è una casa che si costruisce sulle fondamenta del Battesimo. Sempre.

A undici anni, a vent’anni, a quarant’anni, a ottant’anni. Il fondamento è sempre quello: il Battesimo". Poi un ricordo per il terremoto: "sapete bene la differenza tra una casa solida, che resiste alle scosse, e una casa fragile, che crolla" e "benedico ognuno di voi perché diventi una pietra viva per costruire la comunità cristiana" e "andate avanti con questo: per costruire la casa sulla roccia!".