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Nomine: un vescovo missionario statunitense è il nuovo prefetto dei Vescovi

Papa Francesco sostituisce il Cardinale Marc Ouellet con il vescovo Prevost. Missionario agostiniano, americano, era vescovo a Chiclayo, in Perù, dal 2015

vescovo Robert Francis Prevost | Il vescovo Robert Francis Prevost, nuovo prefetto del Dicastero dei Vescovi, con Papa Francesco | Conferenza Episcopale del Perù vescovo Robert Francis Prevost | Il vescovo Robert Francis Prevost, nuovo prefetto del Dicastero dei Vescovi, con Papa Francesco | Conferenza Episcopale del Perù

Papa Francesco continua il ricambio generazionale nella Curia, e nomina un vescovo missionario americano come prefetto del Dicastero dei Vescovi. Robert Francis Prevost, frate agostiniano, vescovo di Chiclayo, prenderà il posto del Cardinale Marc Ouellet alla guida del dicastero che seleziona i vescovi di tutto il mondo (tranne quell in territorio di Propaganda Fide) e alla presidenza della Pontificia Commissione per l’America Latina.

Il vescovo Prevost prenderà possesso dell’incarico il prossimo 12 aprile 2023. Missionario agostiniano, serve come vescovo della diocesi di Chiclayo in Perù dal 2015, ma è nativo di Chicago. In maniera inusuale per un semplice vescovo, era stato negli scorsi anni nominato da Papa Francesco membro sia della Congregazione per i Vescovi e della Congregazione per il Clero, segno di una particolare predilezione del Papa per il suo lavoro.

Classe 1955, novizio agostiniano dal 1977 e sacerdote dal 1982, è stato missionario in Perù dal 1985 al 1999, quando tornò a Chicago come provinciale della provincia agostiniana locale.

Dal 2001 al 2013, per due sessenni, è stato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Dal 2013 al 2014, prima della nomina ad amministratore apostolico, e poi di vescovo, di Chiclayo, è stato direttore della formazione nel convento di Sant'Agostino a Chicago, primo consigliere e vicario provinciale della provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio.

Prende il posto del Cardinale Marc Ouellet, che lascia l’incarico a quasi 79 anni, tre e mezzo oltre la data di “pensionamento” che è fissata a 75 anni. Ouellet guidava il dicastero dal 2010.

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