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Nel 2022, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha distribuito quasi 149 milioni di euro

Il rapporto delle attività di ACS dà i numeri dell’impegno per i cristiani perseguitati

ACS | Aiuto alla Chiesa che Soffre | Parrocchia San Lazzaro / Lecce ACS | Aiuto alla Chiesa che Soffre | Parrocchia San Lazzaro / Lecce

Nel 2022, Aiuto Alla Chiesa che Soffre ha ricevuto e redistribuito 145.995.491 euro, 13 milioni più del 2021. Le donazioni record sono derivate dalla generosità di oltre 364 mila privati benefattori. A queste, si sono aggiunti 2,7 milioni di precedenti riserve, che hanno portato a finanziare 148,7 milioni di euro di progetti.

Sono le cifre del rapporto sulle attività di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Diffuso la scorsa settimana, il rapporto certifica le cifre di un impegno e arriva alla vigilia di un altro rapporto, ancora più atteso, che è quello sulla libertà religiosa nel mondo, che sarà presentato il 22 giugno.

Cosa ha fatto Aiuto alla Chiesa che Soffre con i soldi ricevuti? L’82,6 per cento, pari a 122,8 milioni di euro) è stato destinato ad attività legate alla missione di ACS. Tra questi, il finanziamento di progetti specifici (87,2%) e l'opera di informazione, la difesa dei cristiani e l’evangelizzazione (12,8%). Il 17,4% delle spese totali, pari a 25,9 milioni di euro, è stato destinato all'amministrazione (6,7%) e alla raccolta fondi (10,7%).

La maggior parte degli aiuti è andato in Ucraina, che ha ricevuto aiuti per 9,5 milioni di euro per alleviare la difficile situazione che ci si trova a vivere con la guerra in corso attraverso 353 progetti. I progetti erano in particolare destinati ad aiutare sacerdoti, religiosi, seminaristi e altri operatori della Chiesa che hanno lavorato con i rifugiati.

Allargando lo sguardo alle aree geografiche, l’Africa è stata destinataria del 31,5 per cento degli Aiuti. Segue il Medio Oriente con una quota del 18,1 per cento, e l’Europa Centro-Orientale, cui sono stati destinati il 17,1 per cento degli aiuti.

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A ruota, l'America Latina ha ricevuto il 16,7% degli aiuti, l'Asia e Oceania il 14,6%, mentre il restante 1,4% è andato ad altre aree.

ACS ha finanziato 972 progetti di edilizia religiosa, tra costruzione e riparazione di chiese, cappelle, monasteri, seminari e case parrocchiali, l’acquisto di 1.253 veicoli, di cui 564 auto, 252 moto, 16 barche, 11 autobus, 4 camion e 406 biciclette per facilitare gli operatori pastorali nello svolgimento della loro missione, specialmente in Africa e America Latina.

La fondazione ha aiutato anche più di 40.000 sacerdoti con le offerte inviate per la celebrazione di Messe, 21.000 religiosi e religiose con aiuti per il sostentamento, infine 14.000 futuri sacerdoti con altri sostegni finanziari.

In totale, ACS ha finanziato 5.702 progetti, 404 in più rispetto al 2021. Le iniziative riguardano 1.199 diocesi, più di un terzo di tutte le diocesi cattoliche, in 128 Paesi. Il progetto più rilevante, per un valore di quasi un milione di euro, ha permesso la ristrutturazione di una parrocchia parzialmente distrutta in Iraq, mentre il più piccolo ha riguardato un programma di formazione in Colombia, finanziato con 300 euro. I risultati finanziari globali di ACS sono stati revisionati da PwC (PricewaterhouseCoopers).