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Dalle diocesi, il saluto dei vescovi a vacanzieri e turisti

I vescovi del nostro paese danno il “Benvenuto” a chi ha scelto di trascorrere un periodo di riposo nei vari territori delle diocesi

L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Giovanni Accolla - Diocesi Messina |  | L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Giovanni Accolla - Diocesi Messina L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Giovanni Accolla - Diocesi Messina | | L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Giovanni Accolla - Diocesi Messina

Con l’arrivo della stagione estiva e la conclusione dell’anno scolastico (tranne i ragazzi impegnati negli esami per la Maturità) per molti sono iniziate, o inizieranno a giorni, le vacanze. Tanti i luoghi del nostro Paese scelti sia da italiani e sia da stranieri.

I vescovi del nostro paese danno il “Benvenuto” a chi ha scelto di trascorrere un periodo di riposo nei vari territori delle diocesi come segno di attenzione della Chiesa. “Un pensiero che è anche un ringraziamento per un incontro nuovo o che rafforza la conoscenza reciproca maturata negli anni, tra le persone delle nostre comunità e voi che giungete da luoghi diversi dell'Italia, dell'Europa e del mondo intero”, scrive l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio: “questo tempo di riposo e di tempo libero sia l'occasione per scoprire il bello che circonda e pervade questa nostra grande e bella comunità che vive dal mare Adriatico ai monti Sibillini, passando per le valli e i crinali delle colline”. Da qui l’invito del presule a scoprire “la bellezza della nostra terra.  Lasciatevi conquistare dalle tradizioni culturali e religiose della storia passata e presente, diffuse in ogni paese, borgo e città”. “La nostra terra è ricca di bellezze naturali, che incantano per il loro fascino e invitano alla contemplazione”, aggiunge il vescovo di Sorrento-Castellamare di Stabia, Francesco Alfano evidenziando come la gente del territorio “custodisce tradizioni antiche e genuine, arricchite da una cultura popolare piena di saggezza e familiarità. Siamo – scrive - un popolo generoso e accogliente, gioviale e aperto. Portiamo con noi un patrimonio spirituale che ci piace condividere con chi viene a visitarci, nel rispetto delle diversità di lingue e religioni”.

“Abbiamo tutti bisogno di trascorrere il tempo delle vacanze nel riposo e nello svago incontrando chi ci è prossimo, che è parte della nostra esistenza, e contemplando lo splendore della natura, che si può osservare nell’incanto di un’aurora, di un tramonto, di un cielo stellato o nella maestosità del mare, nei diversi colori delle campagne: tutto manifesta la presenza e la bellezza di Dio”, scrivono i vescovi della Metropolia di Taranto: Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta. I presuli invitano a osservare i territori “che si contraddistinguono per tipologia, storia, arte, santuari, cattedrali, chiese rupestri”: “sarà rigenerante incontrare le nostre comunità e le loro tradizioni religiose, dalle feste patronali alle numerose proposte edificanti dal punto di vista sociale e culturale, esperienze uniche da vivere, che lasciano un segno perché sono occasione di crescita umana e di fede”. In questi giorni di riposo fisico, ci “sia il tempo – è l’invito - per incontrare il Signore nella Santa Messa e nutrirsi della Parola di Dio”.

L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Giovanni Accolla, auspica una “proficua ripresa delle varie attività” connesse al settore turistico e si augura che anche le celebrazioni nelle varie comunità parrocchiali e nei santuari “siano occasione privilegiata per rinsaldare vincoli di vicinanza con Dio e tra di noi”.

Le “nostre” assemblee eucaristiche, domenicali e feriali, saranno “felici di unirsi agli amici che condividono con noi la Bibbia, il Pane eucaristico, la comunione della Chiesa e l’impegno della carità”, scrive l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte: “anche ai cristiani di confessione evangelica o di tradizione ortodossa rivolgo l’invito a visitare le nostre Comunità per invocare insieme l’unità voluta dal Signore Gesù, come segno e profezia dell’unità della famiglia dei figli di Dio. Con tutti saremo felici di poter parlare di Dio, favorendo la ricerca del Suo volto e in dialogo sereno con quanti appartengono a fedi religiose diverse da quella cristiana o non hanno alcuna fede”.

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“Spero davvero che in questi giorni sacri, in queste vostre vacanze, la città di Bari e i paesi limitrofi, sul litorale e nell’entroterra, possano farvi amare di più la vostra vita e farvi ringraziare Colui che ve l’ha donata. Non ci interessa promuovere il nostro territorio come un prodotto di consumo, bensì promuovere la Terra come casa comune, nella quale nessuno è straniero”, è il pensiero che rivolge ai turisti l’arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano con l’auspicio che “possiate svestire subito i panni dei turisti e indossare quelli di chi si sente a casa, accolto e coinvolto nella bellezza che lo circonda”. La vita è “un dono immenso, ma quanto è facile dimenticarsene! Per questo - scrive - il Signore ci viene incontro con la bellezza e con l’invenzione del riposo…”.