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Sinodo, la rappresentanza della Chiesa brasiliana

Tra i membri designati il Cardinale Steiner. Presenti anche i Cardinali Braz de Aviz e Sergio da Rocha oltre al Presidente della Conferenza Episcopale Splenger

Il Cardinale da Rocha, Primate del Brasile - Daniel Ibanez CNA |  | Il Cardinale da Rocha, Primate del Brasile - Daniel Ibanez CNA Il Cardinale da Rocha, Primate del Brasile - Daniel Ibanez CNA | | Il Cardinale da Rocha, Primate del Brasile - Daniel Ibanez CNA

Poco dopo aver appreso che sarebbe stato creato cardinale nell'agosto 2022, l'arcivescovo di Manaus Leonardo Ulrich Steiner ha dichiarato in un'intervista sul sito web del CELAM che voleva servire come "promemoria del ministero del vescovo di Roma nella regione, e,  perciò della sua fedeltà alla cura della nostra Casa Comune, all'ascolto vicino ai popoli indigeni, alla giustizia nel superamento della violenza in tutte le sue forme, alla presenza samaritana tra i poveri".

Il Cardinale Steiner si è mostrato come un araldo della visione di Papa Francesco per la Chiesa in Brasile: "Farò tutto il possibile perché la sua voce risuoni tra noi". Pertanto, non sorprende che Steiner sia stato uno dei cinque eletti dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile per partecipare al Sinodo della sinodalità, che terrà la sua prima assemblea generale tra ottobre in Vaticano.

L'elenco dei partecipanti pubblicato il 7 luglio 2023 dalla Santa Sede comprende 13 brasiliani. Oltre all'arcivescovo di Manaus, la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (CNBB) ha eletto l'ex arcivescovo di Mariana, Geraldo Lyrio Rocha, il vescovo ausiliare di Rio de Janeiro Joel Portella Amado, il vescovo di Santo André, Pedro Carlos Cipollini, e il vescovo di Camaçari, Dirceu de Oliveira Medeiros.

Il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica è membro naturale del Sinodo perché ricopre un incarico nella Curia Romana. L'arcivescovo di Salvador, il cardinale Sérgio da Rocha, è membro del Consiglio cardinalizio nominato dal papa. Anche dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre, presidente della CNBB e presidente del CELAM, è nella lista della Santa Sede.

Oltre a loro, ci sono due laiche. Sonia Gomes de Oliveira, presidente del Consiglio nazionale dei laici del Brasile della CNBB e Maria Cristina dos Anjos da Conceição, consigliere nazionale per la migrazione e i rifugiati presso Cáritas Brasileira.

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Tre sacerdoti brasiliani, due dei quali gesuiti come il papa, parteciperanno come "facilitatori" senza diritto di voto. Padre Adelson Araújo dos Santos, S.J., padre Miguel de Oliveira Martins Filho, anche lui gesuita, e padre Agenor Brighenti.

Il Papa, nell'esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazônia, non ha accettato nessuno dei suggerimenti più controversi del sinodo. Giorni prima della sua creazione a cardinale, tuttavia, Steiner ha detto in un'intervista al portale cattolico svizzero Kath.ch che "ci sarà un modo" per ordinare uomini sposati, i cosiddetti "viri probati". "Nel rito latino ci sono secoli di considerazioni e spiegazioni che cercano di giustificare il celibato obbligatorio. I bisogni delle nostre comunità dimostrano che dobbiamo continuare il dialogo", ha affermato Steiner.

Questa è anche l'opinione di padre Adelson Araújo dos Santos, S.J. Ha partecipato al Sinodo dell'Amazzonia come esperto nominato da Papa Francesco e ha dichiarato al quotidiano portoghese Diário de Notícias che "il silenzio del Papa non significa che abbia definitivamente posto il veto" alla possibilità che i sacerdoti si sposino in Amazzonia.

L'arcivescovo Jaime Spengler ha anche commentato argomenti controversi, come l'ordinazione delle donne. In un'intervista a Folha de S. Paulo, a maggio, rispondendo se "le donne dovrebbero guadagnare spazio nel clero", ha detto che "è una questione in discussione". "Ci sono segni che in passato, soprattutto nelle origini della Chiesa, c'era davvero un diaconato femminile. Dobbiamo approfondire gli studi", ha detto. "Questa partecipazione delle donne alla vita ordinaria della Chiesa deve essere promossa", ha aggiunto l’arcivescovo.

L'arcivescovo Spengler è stato eletto presidente della CNBB durante l'Assemblea generale nell'aprile 2023. Un mese dopo, è stato eletto presidente del CELAM. Secondo lui, il processo di ascolto e consultazione che caratterizza il Sinodo della sinodalità è avvenuto "prima su iniziativa del CELAM", all'Assemblea ecclesiale dell'America Latina e dei Caraibi nel 2021. "E, successivamente, abbiamo avuto l'iniziativa del Santo Padre".

"L'intero processo di ascolto che si è sviluppato e viene portato avanti deve ancora avanzare", ha detto Spengler dopo l'elezione alla presidenza della CNBB a Rádio Gaúcha. "Possa crescere e consolidarsi tra noi questo spirito di sinodalità, che possiamo chiamare con un sinonimo che viene dal Vaticano II, 'spirito di comunione e di partecipazione'".

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A proposito delle persone con tendenze omosessuali, Spengler ha detto che parte da "un principio molto semplice: sono persone umane e meritano il nostro rispetto". "Dobbiamo andare incontro a queste persone, aiutando, se possibile, a guidare la nostra vita secondo i criteri del Vangelo”.

Nel 2021, l'arcivescovo di Salvador, il cardinale Sérgio da Rocha, ha celebrato una messa per le vittime della "LGBTphobia", con la presenza di attivisti LGBT. Tra loro c'era una drag queen, che ha cantato la canzone "Ave Maria" dopo la comunione.

All'epoca, il cardinale Rocha ha dichiarato ad ACI Digital che il team responsabile dell'organizzazione della messa "non ha favorito la diffusione o l'uso ideologico della celebrazione". Ha detto che la messa "non era una celebrazione in onore dei defunti, ma in suffragio delle loro anime". Ha anche affermato che, "purtroppo, la strumentalizzazione ideologica si verifica quando la realtà dei fatti è distorta o viene attribuito un significato indebito, che può essere di sinistra o di destra".

Il cardinale Rocha ha presieduto la CNBB tra il 2015 e il 2019. In questo ruolo, ha partecipato al Sinodo sulla famiglia nel 2015 ed è stato relatore per il Sinodo dei giovani nel 2018.

Il Cardinale João Braz de Aviz è Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica della Santa Sede. Condivide con Papa Francesco la preoccupazione "per alcune posizioni tradizionaliste anche all'interno della vita religiosa. A partire dal Concilio, questa è la nostra sfida", ha detto il cardinale secondo un rapporto di Religión Digital, tradotto dall'Istituto Humanitas, da Unisinos.

In una conferenza per formatori religiosi di tutto il mondo a Roma, il cardinale Aviz ha esortato i formatori dei religiosi a non "prendere le distanze dalle linee principali del Concilio Vaticano II".

L'Arcivescovo Geraldo Lyrio da Rocha ha partecipato, come Presidente della CNBB, alla V Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi, ad Aparecida, nel maggio 2007.

Nel giugno del 2022, durante le celebrazioni del 15° anniversario della Conferenza Generale di Aparecida, ha ricordato che l'allora arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge Mario Bergoglio, era il relatore del documento finale della conferenza. E ha evidenziato tre punti di approssimazione tra il risultato della Conferenza e il pontificato dell'attuale papa Francesco: forte missionarietà, opzione preferenziale evangelica per i poveri ed ecologia.

Per Joel Portella Amado, vescovo ausiliare di Rio de Janeiro ed ex segretario generale della CNBB, "dobbiamo capire il processo sinodale. È sempre un processo che avanza, sempre di più, nella misura in cui è espressione di una comunione che nasce, la Trinità di Dio si sta concretizzando in mezzo a noi, ogni momento, ogni tappa è un allargamento del cerchio della sinodalità. "

Anche Mons. Pedro Carlos Cipollini, di Santo André, si occupa del concetto astratto stesso di sinodalità. Nel 2021 ha pubblicato il libro "La sinodalità, un compito per tutti”, pubblicato da Paulus.

Nel libro, l'arcivescovo dice che l'idea di sinodalità ha cominciato a essere discussa, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, dalla creazione del Sinodo dei vescovi, nel 1965, da parte di san Paolo VI e grazie al magistero di papa Francesco. Per lui, è nel pontificato di Francesco che l'idea di sinodalità è diventata un tema ricorrente che sta guadagnando spazio nella discussione teologica e pastorale della Chiesa.

Mons. Dirceu de Oliveira Medeiros, di Camaçari, è stato tra giugno 2019 e ottobre 2021, Vice Sottosegretario Generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile e ha partecipato all'équipe di animazione nazionale del Sinodo della Sinodalità, organizzata dalla CNBB.

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Il 27 ottobre 2021 è stato nominato vescovo di Camaçari (BA), da papa Francesco. Nel suo primo messaggio alla diocesi di Camaçari, ha detto: "Seguiamo le intuizioni di Papa Francesco per essere una Chiesa Misericordiosa, Samaritana e che va avanti. Siamo in sintonia con il Sinodo del 2023, convocato dal Santo Padre".