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Verso Marsiglia. Un Consiglio per il Mediterrano e una teologia del Mare Nostrum

Una iniziativa in Italia e una in Francia mettono le basi per l’appuntamento di Marsiglia, focalizzandosi proprio sul Mediterraneo

Marsiglia | Veduta di Marsiglia | Wikimedia Commons Marsiglia | Veduta di Marsiglia | Wikimedia Commons

Un “Consiglio di Giovani per il Mediterraneo” è stato lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana nella Firenze che nel febbraio 2022 aveva ospitato il secondo incontro dei vescovi del Mediterraneo. Si tratta di 36 giovani, tutti under 30, che hanno ricevuto il mandato lo scorso 13 luglio, nella Firenze dove lo stesso sindaco santo Giorgio La Pira teneva i suoi colloqui Mediterranei.

Non è la sola iniziativa che nasce in vista delle prossime Giornate del Mediterraneo, che saranno invece celebrate a Marsiglia a fine settembre e presenziate dal Papa. Perché proprio a Marsiglia c’è un Istituto Teologico per il Mediterraneo che sta sviluppando un progetto di ricerca per mettere insieme una vera e propria teologia del Mare Nostrum.

Le tappe di avvicinamento alle Giornate del Mediterraneo di Marsiglia sono rappresentate, dunque, da due iniziative che però si candidano ad essere iniziative permanenti.

Il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo include ragazzi che vogliono essere “testimoni di pace”, e che sono stati indicati dalle Conferenze Episcopali e dai Sinodi delle Chiese Orientali. A loro è stato consegnato il mandato dall’arcivescovo Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI, e dal Cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, che ha chiesto anche di riscoprire il ruolo politico delle città di fronte “alle migliaia di migranti in fuga dalla violenza e dalla povertà, molti dei quali perdono la vita in mare”.

I ragazzi si sono riuniti per una settimana, ma il consiglio continuerà a riunirsi. A Marsiglia, intanto, si è costituita una rete teologica Mediterranea nell’Institut Catholique de la Mediterranée, che ha stabilito il progetto di ricerca “Il Mediterraneo come luogo teologico”.

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Padre Patrice Cocholski, direttore dell’Istituto, ha detto al SIR che “i battezzati durante il Sinodo di Marsiglia 30 anni fa hanno chiesto di conoscere meglio le religioni presenti, in altre parole scienze delle religioni, e di meglio rendere conto della propria fede presso i membri di altre religioni, quindi teologia delle religioni. Quando Papa Francesco nel 2019 a Napoli ha parlato di teologia dal Mediterraneo, ci siamo riconosciuti”.

Di qui – ha aggiunto – “un confronto con l’Istituto San Luigi di Napoli per capire la genesi dell’incontro con Papa Francesco a Napoli e l’invito da parte dei responsabili dell’Istituto a condividere con loro quanto fatto a Marsiglia. Così è nata questa collaborazione e questa amicizia, mettendo sul tavolo le nostre convenzioni, relazioni con altri Istituti del Nord e del Sud e dell’Est del Mediterraneo. Avevamo già una convenzione con l’Università cattolica di Beirut, nel Libano, con il Desire di Roma, avevamo una collaborazione con l’Iscreb di Barcellona, con l’Istituto ecumenico di Rabat, in Marocco, con istituzioni a il Cairo e con i domenicani di Istanbul”.