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Papa Francesco ai giovani volontari della GMG, siate “surfisti dell’amore”

L'incontro finale della Giornata con 25 mila volontari

Il Papa e i volontari della GMG |  | Daniel Ibanez/ EWTN
Il Papa e i volontari della GMG | | Daniel Ibanez/ EWTN
Il Papa e i volontari della GMG |  | Daniel Ibanez/ EWTN
Il Papa e i volontari della GMG | | Daniel Ibanez/ EWTN

"Per fare ordine nella vita non servono le cose, le distrazioni e i soldi, serve dilatare il cuore, non dovete avere paura, dilatate il vostro cuore". Papa Francesco lo dice nel suo ultimo incontro con i giovani della GMG di Lisbona. Sono le migliaia di volontari che hanno lavorato per gli altri.

Tre di loro raccontano la loro esperienza al Papa, Chiara dice: "Voglio consentire a quanti più giovani possibile di avere questa esperienza dell’amore e della gioia di Dio che cambia la vita, come una volta ha cambiato la mia". Francesco, portoghese racconta che "nelle preghiere e nelle conversazioni quotidiane, ho trovato la pace. Nella responsabilità di un altro mondo, ho trovato una sfida. Nella mia famiglia ho trovato ispirazione. E nei miei amici, di questo e di altri Paesi, quelli che la vita mi ha donato fin da piccolo e quelli con cui ho lavorato quotidianamente in questi mesi, ho trovato Gesù". E infine Felipe dice che "sono molti i giovani che riconoscono in Gesù l'unico portatore di pace. E quindi c'è solo una cosa da fare: servire Cristo perché il mondo raggiunga la pace".

A loro Papa Francesco dice: Chi ama non sta con le mani in mani, chi ama corre a servire. E ho sempre notato che avevate gli occhi luminosi per la gioia del servizio. Rinnovare l'incontro con Gesù è il cuore della vita cristiana, spiega il Papa. E parla dell'incontro con Gesù e con gli altri.

Poi il Papa ricorda le alte onde del mare a Nazaré, così come onde erano i tanti giovani della GMG, e i volontari erano "solo" 25 mila. "Continuate così- li saluta- continuate a mantenervo sull'onda dell'amore e della carità, siate “surfisti dell’amore”! Il servizio della GMG sia la prima di tante onde di bene; ogni volta sarete portati più in alto, più vicini a Dio, e ciò vi permetterà di vedere da una prospettiva migliore il vostro cammino, la vostra strada". I ragazzi hanno poi regalato al Papa il braccialetto con il nome che hanno usato per il loro gesto missionario.

Il cardinale Patriarca di Lisbona dice nel suo saluto che i volontari "sono il volto più espressivo di una gioventù su cui possono contare la Chiesa e il mondo per ringiovanire, anch’essi, in una raddoppiata comunione e solidarietà. Possiamo chiamarli la “generazione GMG 2023”. Sicuramente resteranno segnati da ciò che hanno fatto, perché il bene compiuto migliora sempre chi lo pratica".

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L'incontro avviene al Passeio Marítimo de Algés, una passeggiata pedonale, vicino ai moli di Algés, alla periferia di Lisbona, tra Belém e Oeiras.

Nel pomeriggio il Papa si era congedato dalla Nunziatura con un dono significativo la Medaglia commemorativa della GMG, la cattedrale e intorno  le effigi dei 13 Patroni della Giornata Mondiale della Gioventù: San Giovanni Paolo II, san Giovanni Bosco, san Vincenzo, sant’Antonio, san Bartolomeo dei Martiri, san Giovanni di Brito, beata Giovanna del Portogallo, beato Giovanni Fernandes, beata Maria Clara di Gesù Bambino, beato Pier Giorgio Frassati, beato Marcel Callo, beata Chiara Badano e beato Carlo Acutis. Subito dopo il Papa si reca alla base aerea Figo Maduro per la partenza.