Si sono conclusi a Roma i lavori della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, aperti lunedi scorso dalla prolusione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. Ad illustrare i contenuti discussi dal Consiglio è stato l'Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Giuseppe Baturi, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Il fenomeno migratorio - precisano i Vescovi nel comunicato finale - non va collegato "alla questione demografica: si tratta di accogliere perché persone umane e non per riempire dei vuoti. La Chiesa è disponibile a dialogare con la politica e con il mondo del lavoro per offrire un contributo fattivo, a partire dalle esperienze in atto e dalla proposta di itinerari possibili di accoglienza, protezione, promozione e integrazione".

Il Cammino sinodale della Chiesa italiana "sta accompagnando le singole Chiese locali nell’assumere una coscienza nuova circa la propria missione e le modalità con cui interpretarla, evitando il ripiegamento su sé stesse e finalizzando tutti i temi in agenda alla dinamica dell’annuncio e della testimonianza".
E' stato poi fatto il punto sul dramma degli abusi. Le Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili "si confermano uno spartiacque non solo nella percezione della gravità degli abusi nella Chiesa, ma anche e soprattutto per l’attivazione di azioni dicontrasto e prevenzione".

Infine si è parlato della riforma degli Uffici e dei Servizi della CEI, già annunciata dal Cardinale Zuppi. Una “trasformazione missionaria. Il percorso di riforma vedrà coinvolti non soltanto i Presuli, ma anche tutti coloro che, a vario titolo, già operano secondo la propria professionalità negli Uffici e nei Servizi della CEI: uomini e donne, laici, religiosi e sacerdoti. Non si tratterà di un’operazione di facciata o di un mero accorpamento, ma di un ripensamento complessivo per una strutturazione più semplice e adeguata ai tempi, aperta e flessibile".