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Sinodo sulla Sinodalità, quale comunicazione ?

Alla vigilia della apertura dei lavori molte cose devono essere chiarite

Vescovi nell' Aula del Sinodo in Vaticano |  | pd Vescovi nell' Aula del Sinodo in Vaticano | | pd

Veglie, ritiri e pellegrinaggi per i padri e le madri del Sinodo che si apre il prossimo 4 ottobre.

Una giornata complicata per la comunicazione vaticana, perché quel giorno sarà pubblicata anche la esortazione apostolica Laudate Deum sui temi ambientali.

Il prefetto del dicastero vaticano competente, Paolo Ruffini, oggi ha incontrato i giornalisti accreditati ed ha dovuto faticare non poco a rispondere a quella che, pur posta in modi diversi, era la unica vera domanda: ma cosa potremo raccontare dei lavori del Sinodo sulla sinodalità?

Poco in effetti. Il Papa vuole il silenzio, vuole preghiera e spirito di comunione piuttosto che di "confronto". Benissimo, ma visto che per ora non si parla di "segreto pontificio " sul dibattito in aula e nei Circoli minori, come si fa ad essere certi che tra circa 400 persone tutti siano davvero "silenti"? La questione è seria ed è stata posta da molto giornalisti che di sinodi ne hanno visti parecchi. Vedremo intanto cosa dice il regolamento dei lavori che deve essere ancora definito, e vedremo come Paolo Ruffini riuscirà ad aiutare i media a raccontare quello che sembra più una "Congregazione generale " in stile gesuita che un sinodo di vescovi che dovrebbero rendere conto delle loro posizioni ai fedeli delle loro diocesi.

Del resto la storia dei sinodi è lunga e travagliata fin dai primordi della vita della comunità cristiana sinodi e concili sono stati momenti di crescita e cambiamento, ma anche di aperto confronto per questioni sulle quali, in fin dei conti, decideva il Papa. Ed è ancora così.

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