Advertisement

Cascia. "Dalle Api alle Rose: 100 anni in mostra” e "Premio Madre Maria Teresa Fasce"

La Priora: “Con il Premio testimoniamo il nostro impegno per un modello di sviluppo sostenibile che generi impatto sociale e umano”

Beata Fasce con le apette |  | Monastero Santa Rita Beata Fasce con le apette | | Monastero Santa Rita

Sabato 14 ottobre alle ore 17 a Cascia, presso la Basilica Inferiore, in occasione del 26° anniversario della beatificazione di Madre Maria Teresa Fasce, Suor Maria Rosa Bernardinis, Priora del Monastero Santa Rita da Cascia consegnerà a Luciana Delle Donne, a nome della comunità delle monache agostiniane, il "primo Premio" intitolato alla storica Badessa, voluto per sostenere l’imprenditoria ispirata alla carità evangelica, ai fini del bene comune e della sostenibilità.

A dare la notizia delle varie iniziative è un comunicato stampa del Monastero di Santa Rita. "E' stata scelta per aver rinunciato a una carriera manageriale di successo, mettendo i suoi talenti al servizio del prossimo in un progetto imprenditoriale sociale, Made in Carcere, che offre una concreta seconda possibilità alle donne detenute, nel segno di un’economia civile rigenerativa. Portando così avanti una scelta illogica per il mondo, ma logica per il Vangelo".

Cosa è questo progetto? È un progetto che oggi permette alle detenute di Lecce, Trani, Taranto, ai detenuti di Lecce e Matera e ai minori detenuti di Bari di avviare un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale. "Acquisendo le competenze tecniche di un mestiere creativo, come quello della sartoria, producono accessori di abbigliamento realizzati con tessuti di recupero scartati dalla moda e percepiscono un regolare stipendio. Esaltando tutti gli aspetti dell’impatto ambientale e inclusione sociale, il progetto, iniziato con le donne detenute, si è allargato, coinvolgendo minori, uomini e altri settori di produzione, supportando inoltre l’apertura di tante piccole sartorie sociali di periferia distribuite in tutta Italia e all’estero. Come dimostrato dai dati diffusi dal Cnel, il lavoro è lo strumento che maggiormente permette la riabilitazione dei detenuti, abbattendo la percentuale di recidiva. Che infatti è al 70% tra chi non lavora, mentre scende al 2% per chi durante la pena ha avuto la possibilità di lavorare e imparare un mestiere", riporta la nota.

Sabato 14 ottobre, in occasione della premiazione, sarà inoltre presentata “Rita quotidiana”, collana editoriale in formato tascabile delle monache di Cascia, curata da Tau Editrice. Il primo numero, nelle librerie dal 19 ottobre, sarà dedicato alla maternità, secondo l’esempio di Santa Rita, prima madre di due figli e oggi madre di un’immensa famiglia di devoti. E come lo è ogni donna, con “l’innata attitudine all’accoglienza dell’altro”.

Questa settimana è stata inaugurata anche l’esposizione “Dalle Api alle Rose: 100 anni in mostra”, alla presenza della Priora e del sindaco Mario De Carolis. Il progetto nasce durante questo 2023 per celebrare i cento anni di Dalle Api alle Rose, la rivista del monastero ideata proprio da Madre Fasce, oggi diffusa in 6 lingue e in oltre 250mila copie. Dal primo numero, pubblicato il 22 maggio 1923, il periodico è arrivato in migliaia di case in Italia e nel mondo, diffondendo il culto di Santa Rita e precorrendo i tempi dei social network e del crowdfunding.

Advertisement

"La mostra propone una sintesi di questa storia eccezionale strettamente intrecciata a quella del Monastero di Santa Rita e del suo Santuario. Raccontarla oggi, permette di leggere quindi in filigrana la vita, la storia e le opere del Monastero, nonché la vita di Cascia e un pezzo della nostra storia", riporta una nota.