Da Cascia si conclude la festa di Santa Rita per questo 2023. Davvero sentita questa solennità dedicata alla santa dei miracoli impossibili, a Cascia e in tutta Italia. Nel piccolo comune dell'Umbria a celebrarla con un solenne pontificale è stato il Cardinale Semeraro il quale ha ricordato la carità ritiana.
La più bella ricetta che possiamo condividere è questa: non lasciarsi vivere dalla vita, ma viverla”. È questo il messaggio che le monache del Monastero di Cascia vogliono diffondere con “Cucinato per Amore”, il regalo solidale natalizio formato da un libro con le ricette - per le feste e non - della loro famiglia, prima quella d’origine e poi quella della comunità, con aneddoti sulla loro vita e un tocco in più per ciascun piatto (come un ingrediente o una personalizzazione).
"Nei prossimi giorni il Cardinal Czerny partirà nuovamente alla volta dell’Ucraina, su richiesta di Papa Francesco, per manifestare la vicinanza del Santo Padre a quanti vivono con dolore le conseguenze della guerra in corso. Il Cardinale arriverà in Slovacchia mercoledì 16 marzo e si recherà sul confine ucraino nei giorni successivi. Papa Francesco segue con la preghiera questa missione, come quelle dei giorni scorsi, e, tramite Sua Eminenza, desidera rendersi prossimo a coloro che fuggono dai combattimenti e soffrono per la violenza di altri uomini".
Grande attesa per la Festa di Santa Rita del 22 maggio, che diffonderà "l'amore e la speranza della santa degli impossibili nel mondo". Per raggiungere l’enorme famiglia di devoti, che non potranno essere a Cascia, la festa entrerà nelle case d'Italia e non solo. Le Comunità Agostiniane, infatti, rilanciano la strada segnata lo scorso anno e la festa sarà trasmessa con "una maratona in diretta di 8 ore, alla quale tutti e ovunque potranno unirsi".
“Vogliamo portare la consolazione, la vicinanza e soprattutto la speranza di Santa Rita nelle case di ogni devoto in Libano, raggiungendo anche chi non può muoversi e sta vivendo delle difficoltà”. Così P. Luciano De Michieli, neo rettore della Basilica di Santa Rita, descrive l’iniziativa "In preghiera con Santa Rita per il Libano", che lui stesso ha ideato.
Santa Rita è una delle sante più amate e venerate in Italia. Nel santuario a lei dedicato, la Beata Madre Teresa Fasce, già nel 1926, durante la costruzione del “nuovo tempio”, voleva che fosse sempre festa. Questo santuario è la Basilica di Santa Rita a Cascia.
Come ogni anno è grande festa a Cascia per le celebrazioni dedicate a Santa Rita.
Sono iniziati i preparativi che conducono alla Festa di Santa Rita da Cascia, la Santa dei casi impossibili, tanto amata e venerata dagli italiani. Si festeggia il 21 e il 22 maggio nella città di Cascia, terra natale della Santa, che ne custodisce il corpo intatto.
“Il terremoto tra il 26 e il 30 ottobre 2016 sconvolse il normale ritmo della vita di queste terre, ricche d’arte, di bellezze paesaggistiche e di tradizioni culturali, che hanno trovato la loro più solida ispirazione nella fede cristiana”. Con queste parole il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha avviato l’omelia nella piazza di San Benedetto a Norcia, dinanzi alla facciata ingabbiata della basilica, crollata, del Santo patrono d’Europa.
“Non volevamo lasciarvi, non vi abbiamo mai lasciato. Abbiamo sempre tanto pregato per voi”. Così suor Natalina Todeschini, made badessa del monastero di Santa Rita da Cascia, ha ringraziato i fedeli al ritorno nel convento di Santa Rita, dopo la riapertura della Basilica di Santa Rita da Cascia. La basilica – che dopo il sisma necessitava qualche intervento di messa in sicurezza – è stata riaperta nella seconda domenica di Avvento, con una celebrazione dell’arcivescovo Renato Boccardo di Spoleto-Norcia, che aveva sottolineato: “Cascia con la riapertura della Basilica di Santa Rita è il primo anello di una lunga catena di ricostruzione di case e chiese. Siamo qui per dire tutti insieme che ricominciare è possibile”. E che a Cascia la vita quotidiana sta riprendendo si è compreso dal ritorno delle suore agostiniane nel convento di santa Rita, dopo l’evacuazione del terremoto del 30 ottobre con una celebrazione eucaristica presieduta dal Rettore, padre Bernardino Pinciaroli. Con ACI Stampa, la madre badessa parla della situazione post sisma.