Non solo il Giubileo. Nel 2025, anno del 140esimo dalla nascita, la Romania celebrerà “l’anno del Cardinale Iuliu Hossu”. La decisione viene dal Parlamento romeno che ha approvato una legge proposta dai deputati Ovidiu-Victor Ganț, cattolico e rappresentante della minoranza tedesca, e Silviu Vexler, ebreo, presidente della Federazione delle comunità ebree in Romania.

Il Cardinale Lucian Mureșan, capo della Chiesa Greco Cattolica Romena, ha salutato la decisione dl Parlamento con un messaggio in cui sottolineava che la decisione era un atto “d’importante significato simbolico, che oltrepassa la dimensione confessionale”, e metteva in luce come la società romena di oggi “ha bisogno dei valori incarnati e vissuti dal cardinale Iuliu, e lo Stato romeno, istituendo un anno nella sua memoria, fa un gesto nobile di riparazione morale rispetto al passato, ma soprattutto investe spiritualmente nel presente e nel futuro del Paese”.

Il Cardinale Iuliu Hossu è stato un vescovo greco-cattolico romeno, morto nel 1970, dopo più di vent’anni di domicilio forzato durante la persecuzione contro la Chiesa greco-cattolica romena. Paolo VI lo creò cardinale in pectore nel 1969. È stato proposto come Giusto tra le Nazioni per il suo impegno a favore degli ebrei.