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Diario del Sinodo, verso il Documento di Sintesi. La preghiera per i migranti a San Pietro

Continuano i lavori, il Documento di Sintesi sarà un testo breve e transitorio, domani il Papa sarà in Piazza San Pietro per una preghiera per migranti e rifugiati

Briefing di oggi |  | Daniel Ibanez / ACI Group
Briefing di oggi | | Daniel Ibanez / ACI Group
Il briefing di oggi |  | VG / ACI Stampa
Il briefing di oggi | | VG / ACI Stampa

Continuano i lavori della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi con la dodicesima Congregazione Generale. Dopo la Messa, sempre presso la Basilica di San Pietro, i partecipanti ai lavori hanno affrontato l'Introduzione al Modulo B3 "Partecipazione, compiti di responsabilità e autorità".

Ad aprire è stato il Cardinale Hollerich, Relatore generale. "È comprensibile, dopo il lavoro che abbiamo fatto insieme, un lavoro bello, appassionante, ma anche impegnativo. Iniziamo oggi il quarto Modulo della nostra Assemblea, l’ultimo dedicato all’esame dei contenuti dell’Instrumentum laboris. Sotto sotto questo ci ricorda che ci stiamo avvicinando alla conclusione. Ma attenzione: ciò non deve diventare una scusa per ridurre l’impegno nel nostro lavoro, come se fosse l’ultima settimana di scuola. Infatti, la fine di questa prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi coincide con l’inizio di una fase altrettanto importante del processo: il tempo tra le due sessioni, che ci vedrà impegnati a consegnare alle Chiese da cui proveniamo i frutti del nostro lavoro, raccolti nella Relazione di Sintesi, e soprattutto ad accompagnare quei processi locali che ci forniranno gli elementi per concludere il nostro discernimento il prossimo anno", ha detto il Relatore Generale nel suo discorso in Assemblea.

Il quarto Modulo dunque affronta i temi della Sezione B3 dell’Instrumentum laboris, quella dedicata alla partecipazione. Il Cardinale Hollerich elenca le cinque schede di lavoro alle quali i dedicheranno i Circuli Minores. La prima riguarda il rinnovamento del servizio dell’autorità. "Non intende certo mettere in dubbio l’autorità dei ministri ordinati e dei pastori: come successori degli apostoli noi pastori abbiamo una missione speciale nella Chiesa. Però siamo pastori di uomini e donne che hanno ricevuto il battesimo, che vogliono partecipare ed essere corresponsabili nella missione della Chiesa. Nei luoghi in cui regna il clericalismo, c'è una Chiesa che non si muove, una Chiesa senza missione", spiega il Relatore Generale.

La seconda scheda riguarda la pratica del discernimento in comune. La terza scheda ricorda che la vita delle comunità umane, e quindi anche della Chiesa, "passa inevitabilmente per la realizzazione di strutture e istituzioni".  La quarta scheda “ci fa posare lo sguardo su una tipologia particolare di strutture, quelle in cui si riuniscono raggruppamenti di Chiese locali”. La quinta scheda - spiega il Relatore Generale -"ci tocca molto da vicino, perché ci invita a riflettere sulle potenzialità dell’istituzione stessa del Sinodo come luogo in cui sperimentare in modo speciale la relazione dinamica che lega sinodalità, collegialità episcopale e primato petrino. E chiede ai gruppi che l’affronteranno di esprimere anche una valutazione sull’esperimento di estendere la partecipazione a un gruppo di non vescovi, scelti come testimoni della fase dell’ascolto e della consultazione."

Prima dell’intervento del relatore generale, il cardinale segretario generale del Sinodo Mario Grech ha ricordato il momento di preghiera voluto dal Papa per commemorare migranti e rifugiati che si terrà domani sera alle ore 19.15 presso il monumento “Angel Awarness” in Piazza San Pietro.

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Sheila Pires, segretaria della Commissione per l'informazione, racconta presso la Sala Stampa della Santa Sede questo momento. Ci sarà una Messa e un momento di preghiera in Piazza San Pietro per ricordare migranti. Il Papa sarà presente a questo momento di preghiera. “Chiediamo di unirvi con noi in preghiera”.

“Nel corso dei lavori abbiamo pregato anche per alcuni famigliari dei partecipanti al Sinodo, questi sono alcuni momenti che noi viviamo in Assemblea”, dice Pires.

Nel consueto briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede, Paolo Ruffini, presidente della Commissione per l’Informazione, ricorda che nel pomeriggio ci saranno i circoli minori che parleranno del rapporto responsabilità e autorità di una Chiesa sinodale.

Ruffini torna sull’argomento del “Documento di sintesi”. La natura di questo testo dovrà essere breve, “sarà un testo transitorio”, al servizio di un processo che continua, non un documento finale, che toccherà punti di accordo e disaccordo, domande aperte che necessitano di un approfondimento di carattere teologico, spirituale e pastorale lo stile sarà semplice e accompagnerà le fasi successive. Ci sarà anche una “lettera messaggio” per raggiungere tutti. La Segreteria del Sinodo ha sottoposto alla votazione questa idea, su 346 votanti, 335 volti favorevoli. La proposta è stata quindi approvata.

Il Cardinale Leonardo Ulrich Steiner intervenuto presso la Sala Stampa della Santa Sede commenta il suo lavoro al Sinodo. “Vengo dall’Amazzonia, da Manaus, una Chiesa che ha cercato sempre di coinvolgere tutti i ministeri. Nella Chiesa di Manaus abbiamo fatto un cammino sinodale e abbiamo consultato le 1000 comunità che noi abbiamo. Queste domande le abbiamo mandate come contributo al Sinodo che stiamo celebrando a Roma. Il Sinodo è un processo, non stiamo cercando soluzioni, ma ci stiamo esercitando. La cosa bella e significativa è vedere che tutti hanno l’opportunità di parlare e esprimersi, sempre per il bene della Chiesa”.

Monsignor Zbigņevs Stankevičs, Arcivescovo di Riga, partecipa all’incontro in Sala Stampa. Rispondendo alla domanda di un giornalista commenta: “Dobbiamo essere fedeli alle Sacre Scritture, l’atteggiamento ufficiale della Chiesa verso gli omosessuali è nel catechismo, loro sono chiamati a vivere in castità e si deve specificare che l’astinenza come tale è da affrontare, non solo per loro, ma per ognuno è un peccato il rapporto sessuale fuori dal matrimonio. Se arriva un omosessuale come persona individuale, posso solo pregare per lui e aiutarlo, se vengono due e vogliono vivere questo rapporto sano, si può pregare per loro affinchè vivano in castità, ma se due si comportano come marito e moglie benediciamo due che vivono nel peccato. La Chiesa è madre per tutti anche per i peccatori. Dobbiamo rispettare la loro dignità umana, non discriminarli, accogliamo con amore e rispetto. Anche l’omosessuale è il mio prossimo”, dice l’Arcivescovo di Riga.

More in Vaticano

Monsignor Pablo Virgilio David, presidente della Conferenza episcopale filippina e alla guida della diocesi di Kalookan, delle Filippine, dice che non si può avere una Chiesa senza avere una Chiesa che partecipi alla Missione. “Sono rimasto sorpreso da questo Sinodo perché è completamento diverso, prima era una cosa molto formale, ci sono queste tavoli rotonde in cui siamo tutti uguali, siamo una comunità di discepoli”.