Non è tanto la sinodalità, o il diaconato femminile, o l’inculturazione oggi ad aver rubato la scena nel consueto e penultimo briefing sul Sinodo presso la Sala Stampa della Santa Sede, bensì uno “scontro a mezzo stampa”, sebbene parrebbe più o meno rientrato, tra un cardinale preconizzato e un porporato, presidente di una conferenza episcopale regionale.
Venerdì 18 ottobre pomeriggio al Sinodo è stato il momento dell'ascolto dei giovani. Alcuni e selezionati ovviamente, ma certe domande erano interessanti.
Pare non ci sia stato grande consenso sinodale sulla questione della decentralizzazione di alcune competenze, incluse le competenze dottrinali, alle Conferenze Episcopali. E così, il tema è ritornato negli ultimi discorsi, riformulato nell’idea di una “sana decentralizzazione”, e con uno sguardo particolare alle Chiese Orientali cattoliche e al concetto di territorio.
Giornata di Congregazione Generale oggi al Sinodo
All’interno del Sinodo la raccomandazione è unanime. La stesura del documento finale – che sarà consegnato al Papa – deve “essere comprensibile per il popolo del Dio. C’è grande attenzione dei membri del Sinodo affinchè il documento sia comprensibile a tutti”. Lo ha ribadito durante il consueto briefing quotidiano in Sala Stampa il prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini.
E’ ancora una volta un presule brasiliano a riportare in primo piano al Sinodo la questione della possibile ordinazione presbiterale per gli uomini sposati. Dopo il presidente del CELAM e prossimo Cardinale Jaime Spengler, Arcivescovo di Porto Alegre, torna sul tema il Cardinale Leonardo Ulrich Steiner, Arcivescovo di Manaus, nel consueto briefing quotidiano in Sala Stampa.
La maggioranza dei membri del Consiglio del Sinodo non avevano indicato il tema della sinodalità come loro preferenza per questo cammino sinodale. C’erano altri due temi: uno che riguardava i migranti e i rifugiati e uno che riguardava la vita e il ministero dei sacerdoti. Papa Francesco, però, ha voluto che si riflettesse proprio sulla sinodalità, e non è che la sua decisione sia piaciuta subito. Lo ha rivelato il Cardinale Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, nel briefing che conclude la seconda settimana del Sinodo.
Il sinodo procede e la cosa che sembra più significativa non il raggiungimento di un risultato, di una risposta a qualche questione, quanto un cammino continuo.
Siamo arrivati alla metà di questa settimana del Sinodo 2024. Oggi dopo la preghiera, al via la 6a Congregazione Generale e alcuni interventil iberi. Nel pomeriggio anche la Santa Messa con i Membri sinodali presso l'Altare della Cattedrale. Infine, nella serata, il Forum teologico-pastorale presso l'Augustinianum.
Quella dell’ordinazione presbiterale per gli uomini sposati è “una questione delicata, perché è una questione di disciplina della Chiesa. Io non so se potrebbe essere la migliore soluzione alla carenza di sacerdoti, ma abbiamo bisogno di franchezza e di apertura per affrontarla. È un cammino, nella mia diocesi stiamo investendo sui diaconi permanenti: forse in futuro questi uomini sposati potranno anche essere ordinati presbiteri per una comunità specifica, ma non ho risposte preconfezionate, possiamo e dobbiamo affrontare con coraggio la questione, tenendo a mente la teologia ma cogliendo anche i segni dei tempi”. Lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti nel consueto briefing quotidiano sul Sinodo, l’Arcivescovo di Porto Alegre Monsignor Jaime Spengler. Il presule – che è anche Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile e Presidente del CELAM – sarà creato cardinale dal Papa nel concistoro del prossimo 8 dicembre.
“La sfida per il nostro lavoro dei prossimi giorni è sintonizzarci con il movimento che anima l’Instrumentum laboris, capace di tenere insieme i diversi livelli e i diversi ambiti, e raggiungere così la vita e le pratiche concrete delle nostre comunità. L’Instrumentum laboris si è sforzato di raccogliere dalla Relazione di Sintesi anche una serie di proposte su cui l’anno scorso avevamo raggiunto un consenso, ma senza arrivare a una compiuta definizione. L’Instrumentum laboris ce le ripropone, ma in una forma ancora non definitiva”. Lo ha detto stamane aprendo i lavori della IV Sessione Circoli Minori il Cardinale Jean-Claude Hollerich, Relatore Generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Volete capire la sinodalità di Papa Francesco?
Dopo la Messa inaugurale e la prima congregazione generale, la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi entra nel vivo. Questa mattina si è svolta la prima Sessione dei Circoli Minori.
Il “secondo tempo” della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicato alla sinodalità ha preso il via con la Messa che il Papa ha presieduto questa mattina sul sagrato della Basilica Vaticana.
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese.
L’ultimo briefing di questa prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è stata l’occasione per fare il punto in vista della pubblicazione della relazione di sintesi che sarà votata domani pomeriggio dall’assemblea sinodale.
Siamo giunti quasi alla fine di questa prima parte di Sinodo sulla Sinodalità. Ieri la diffusione della Lettera al popolo di Dio e sabato sera la lettura e successivamente la pubblicazione della Relazione di Sintesi in Aula Paolo VI. Questa mattina si sono riuniti i Circoli Minori (per la XIII sessione) per la consegna dei "modi" di quest'ultimi alla Segreteria Generale.
La Lettera al Popolo di Dio votata a scrutinio elettronico e segreto, e anche il documento di Sintesi votato, e sono circa 40 pagine.
Siamo ormai alle battute finali di questa prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata alla sinodalità. Dopo tre settimane di lavori - oggi è stato invece un giorno di vacanza - ci si prepara al documento di sintesi che sarà elaborato entro sabato. Sarà l'occasione per il fare punto su quanto discusso in quello che in ambito calcistico potrebbe essere chiamato il primo tempo, o per dirla con il Cardinale Cristobal Lopez Romero solo la fase di riscaldamento.
Per tutti è chiaro che il tavolo è più comodo della poltrona. Forse perché è più pratico per prendere appunti.