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Dalle diocesi, inizia un nuovo anno pastorale con una Assemblea straordinaria dei vescovi

A Padova pubblicato l’editto che annuncia la richiesta di avviare la causa di beatificazione per don Domenico Leonati.

Don Domenico Leonati |  | Diocesi di Padova Don Domenico Leonati | | Diocesi di Padova

La prossima settimana i vescovi italiani si ritroveranno ad Assisi per l’assemblea generale straordinaria. Una assemblea che sarà una invocazione per la pace.

Intanto nelle diocesi ci si prepara all’inizio del nuovo anno pastorale. Proprio in questi giorni a Cetraro, in Calabria, si è svolta l’assemblea della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, presieduta dal vescovo Stefano Rega. Durante il  convegno i laboratori hanno fornito un'opportunità concreta per esplorare in profondità le tematiche emerse durante le relazioni e il dibattito in assemblea. Tra gli ambiti più espliciti figurano – fa sapere la diocesi - la criminalità organizzata e l'ambiente malavitoso. La conversione pastorale suggerita dal vescovo è “una valida alternativa al fatalismo che eventi come questi mostrano con estrema evidenza. La pastorale attenta ai segni dei tempi nel contesto diocesano ha suggerito una riforma del piano di studio della Scuola di Teologia per Laici, all’interno della quale sono stati attivati corsi incentrati sulla tematica della ‘ndrangheta e sulla lotta alla violenza ed agni forma di sopruso come vocazione specificatamente cristiana”. Questo compito è stato già delineato dal presule nella Lettera Pastorale “Cristiani dell’oltre”, nella quale è presente l’appello ad “una presenza qualificata dei cristiani nelle sfide sociali e politiche”.

In questi giorni è stata annunciata dalla Sala Stampa della Santa Sede, l’autorizzazione a promulgare il decreto con il riconoscimento delle virtù eroiche della serva di Dio madre Maria Francesca Foresti, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Adoratrici, nata Bologna il 17 febbraio 1898 e morta a Ozzano dell’Emilia il 12 novembre 1953. La comunità oggi è presente a Maggio di Ozzano, nella parrocchia di Santa Maria della Quaderna con otto consorelle. Con il riconoscimento delle virtù eroiche Maria Francesca Foresti diventa così venerabile. Oggi, nella chiesa di Sant’Ambrogio di Ozzano l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, celebrerà la messa nel 70º anniversario della morte di madre Foresti. “Aspettavamo da tempo questo momento – afferma madre Veronica Brandi, superiora della Congregazione delle Suore Francescane Adoratrici – visto il lungo iter della causa di beatificazione e canonizzazione e per questo ringraziamo con gioia il Signore. La nostra comunità religiosa e i fedeli cercano, ancora oggi, di vivere il carisma di madre Francesca caratterizzato dall’amore all’Eucaristia e all’umanità di Cristo presente nei fratelli più bisognosi”.

Nella diocesi di Padova è stato pubblicato l’editto che annuncia la richiesta di avviare la causa di beatificazione per don Domenico Leonati. L’editto, firmato dal vescovo Claudio Cipolla, che nell’annunciare la richiesta, da parte del postulatore don Leonardo Scandellari, di avviare la causa di don Leonati (1703-1793), prete della Diocesi di Padova e fondatore delle suore di San Francesco di Sales (Salesie), chiede ai fedeli che “avessero notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del suddetto sacerdote don Domenico Leonati, o fossero in possesso di scritti a lui attribuiti (diari, lettere od ogni altro scritto privato) o in qualunque modo pertinenti alla Causa”, di darne notizia al Tribunale diocesano di Padova. Nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla si è chiusa, recentemente, la causa, a livello diocesano, del fondatore dei Servi della Chiesa, mons. Dino Torreggiani nel corso di una celebrazione presieduta dall’arcivescovo Giacomo Morandi. Don Torreggiai veniva definito “prete delle carovane, dei circhi e dei luna park”.

Questo suo impegno parte nel marzo del 1931 quando alcuni ragazzi dell’Oratorio di Reggio Emilia  informano don Dino che nelle vicinanze, al Mercato vecchio, attorno ad una carovana, c’è gente che piange: pare ci sia una donna in fin di vita. É lo stesso don Dino che racconta: “Corsi, senza nulla pensare, soltanto preoccupato di portare i conforti religiosi a quella creatura morente. Fui accolto con tanta cordialità e riconoscenza. Ricordo quel funerale, che fu di edificazione a tutta la parrocchia. Quell’episodio, senza accorgermi, segnava una svolta nella mia vita… Poche settimane dopo, tornai al Mercato vecchio, quasi sospinto da una forza misteriosa. Due carovane e una piccola arena sostituivano la carovana già partita per altro destino. Guardavo incuriosito una donna che stava lavando i panni: ‘Padre, venga — mi disse — siamo cristiani anche noi’… Verso la Pasqua dello stesso anno, un signore — era il cav. Manfredini — per mezzo di Angelo, un mendicante che con il cane ammaestrato girava per la città e viveva fra le carovane in sosta, mi mandò a chiamare e mi chiese di preparare alla Pasqua ormai vicina i componenti del piccolo Luna Park.

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Fu una rivoluzione per la mia anima. Incominciai a fare conoscenza con le varie famiglie: scoprivo un nuovo mondo di gente cordiale e amica… Conservo alcune fotografie di quei tempi lontani: sono volti, uomini, episodi che rallegrano la mia anima sacerdotale e la mia vita randagia, libera e felice, fra i ‘donatori della gioia’ al popolo”… Per decenni, come si legge nella sua biografia pubblicata sul sito dei servi della Chiesa, quel mondo inesplorato di sinti e rom, di nomadi, di giostrai e di circensi, sarà come la sua nuova grande famiglia.