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Convegno Buddista-Cristiano. Ecco sette azioni da condividere

la Dichiarazione Finale del Dicastero per il Dialogo Interreligioso al termine del VII Convegno Buddista-Cristiano

Il Papa e una delegazione buddista |  | Vatican Media / ACI group Il Papa e una delegazione buddista | | Vatican Media / ACI group

E' stata resa nota la Dichiarazione Finale del Dicastero per il Dialogo Interreligioso al termine del VII Convegno Buddista-Cristiano. L'incontro si è tenuto in Thailandia, dal 13 al 16 novembre scorso. Sono state consegnate ai fedeli sette azioni, da condividere per guarire "un'umanità ferita".

“Come buddisti e cristiani vediamo il Buddha e Gesù come grandi guaritori. Hanno proposto l'amore e la compassione come medicina per scacciare le tenebre nel cuore umano e nel mondo", si legge nel comunicato.

La dichiarazione descrive sette azioni condivise per avviare un "lavoro comune". Riconoscere l’appartenenza a un’unica famiglia umana. Poi il dialogo. Poiché il dialogo è ciò che “può prevenire la violenza, curare sia la vittima ferita che il carnefice e ispirare le persone a trovare modi non violenti per risolvere i conflitti”. E ancora l'azione di coltivare “empatia per la sofferenza degli altri e dell'ambiente”.

Si continua con "la cooperazione tra tutti, non solo a livello religioso". Poi, sempre nel testo in inglese, si invitano cristiani e buddisti ad "innovare", sostenendo “le iniziative accademiche e di ricerca con l'obiettivo di aiutare i movimenti religiosi a modificare il loro modo di percepire, pensare e concepire l'altro e il pianeta”.
Infine gli ultimi due verbi: pregare e educare.

L’ottavo Colloquio buddista-cristiano sarà a Phnom Penh, in Cambogia, nel 2025.

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