Si celebra domani, per il settimo anno consecutivo, la Giornata mondiale dei poveri voluta da papa Francesco per “sollecitare la Chiesa a uscire dalle proprie mura per incontrare la povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi”. Il Papa domani celebrerà una liturgia nella Basilica di San Pietro mentre nelle diocesi tante iniziative di solidarietà e momenti di preghiera.

La Caritas Italiana ieri, in vista della Giornata, ha presentato il Rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale  dal titolo “Tutto da perdere”. I dati confermano come – con oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, pari al 9,7% della popolazione – la povertà in Italia sia un fenomeno strutturale e non più residuale come in passato. Una povertà che oggi – spiega l’organismo pastorale della Cei - ha sempre più i tratti dell’“ereditarietà”. Per la Caritas Italiana i poveri assoluti sono saliti lo scorso anno da 5 milioni 316mila a 5 milioni 673mila (+ 357mila unità). L’incidenza è passata dal 9,1% al 9,7%. Se si considerano i nuclei, si contano 2 milioni 187mila famiglie in povertà assoluta, a fronte dei 2 milioni 22mila famiglie del 2021 (+165mila nuclei), concentrati soprattutto nel Mezzogiorno. Nei Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane lo scorso anno le persone incontrate e accompagnate sono aumentate del 12% rispetto al 2021. Gli aiuti erogati (solo nei Centri d’ascolto collegati alla rete informatizzata) sono stati complessivamente 3,4 milioni, per una media di 13,5 prestazioni per assistito/nucleo. La media del 2021 era di 6,5. “Una Chiesa povera è una Chiesa più fedele al suo Signore, al Cristo-Messia povero e dei poveri. Libera da ogni forma di autoreferenzialità, in ascolto delle Scritture, potrà riconoscere il sopraggiungere fedele del ‘Divino viandante’ lungo il travagliato cammino della vita sempre più caratterizzato dalla perdita della speranza e disseminato di antichi e nuovi scarti umani”, ha scritto in un messaggio l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice sottolineando che i poveri, “destinatari privilegiati del Vangelo, ci spronano ad essere discepoli e discepole credibili che vivono nell’oggi con gli stessi sentimenti del Messia. I membri fragili delle nostre famiglie, gli ammalati e gli anziani, i piccoli e i poveri della porta accanto, dei nostri quartieri, delle nostre città, i migranti e i rifugiati, abbiano sempre più il primo posto effettivo ed affettivo nelle nostre case, nelle nostre comunità, nelle nostre eucaristie, nelle nostre strutture”. tesa di ricambio o gratificazione”.

“Dio ama i poveri ma chiama alla giustizia, chiama alla conversione. Chiama tutti, cristiani e non cristiani”, scrive l’arcivescovo di Napoli,  Domenico Battaglia che domani presiederà una liturgia presso la basilica del Carmine Maggiore in Napoli, a cui farà seguito alle ore 13 il pranzo coi bisognosi nel chiostro della basilica. Per il presule Dio “chiama la nostra Chiesa, la nostra città di Napoli e le nostre città, la nostra comunità intera a non distogliere lo sguardo dalle ingiustizie perpetrate ai danni dei deportati dalla sventura, dagli umiliati della nostra ‘Sion’, qui e adesso, incarnata in chi non ha casa, non ha lavoro, non ha cibo da mettere a tavolo, nei troppo soli, nei troppo dimenticati, nei troppo traditi dalle tante promesse mai mantenute”. Nella diocesi di Siena-Colle di Val D'Elsa-Montalcino domenica scorsa un pranzo speciale dedicato alle persone più fragili e in difficoltà voluto dal card. Paolo Lojudice con circa 140 persone che abitualmente vengono accolte dalla mensa di San Girolamo, dai centri di ascolto diocesani e parrocchiali, dai dormitori e dall'emporio dell'Arbia. A servire a tavola un buon numero di sindaci della diocesi, amministratori e operatori della Società della Salute Senese insieme a ragazzi cresimati delle parrocchie di San Rocco e Uopini. Domani mattina in Cattedrale a Bologna, il card. Matteo Zuppi, presiederà una liturgia eucaristica nella Giornata dei Poveri. A Pavia, la Caritas diocesana ha organizzato due momenti differenti con lo scopo di essere di supporto a persone e famiglie che versano in condizioni di fragilità economica. In particolare – come scrive il settimanale diocesano “Il Ticino” -  domani il vescovo, Corrado Sanguineti, presiederà la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria di Caravaggio e, al termine della celebrazione, si svolgerà la benedizione e l’avvio del pranzo condiviso preparato dallo chef stellato Federico Sgorbini per coloro che frequentano le varie mense cittadine. Nella diocesi di Rossano-Cariati la Caritas, diretta da don Claudio Cipolla, promuove per l’occasione alcune iniziative che possono “aiutarci a riconoscere nei più poveri il volto del Signore Gesù allontanando l’indifferenza dei nostri cuori”. Il primo appuntamento è la veglia di preghiera diocesana che si è svolta giovedì nella concattedrale San Michele Arcangelo in Cariati. Domani il pranzo con i migranti nella tendopoli di Schiavonea; sabato 2 dicembre in Episcopio l’arcivescovo Maurizio Aloise accoglierà alcuni poveri del territorio per condividere con loro la cena. Nella diocesi di Belluno-Feltre ieri la presentazione del primo Bilancio sociale della Caritas diocesana. L’incontro ha fornito l’occasione per riflettere sulla condizione di fragilità di molte persone. “Il primo bilancio sociale della Caritas di Belluno-Feltre - spiega il direttore Francesco D’Alfonso – è un punto di partenza a livello di comunicazione, che raccoglie le esperienze di un cammino ricco di umanità e di fede, ma con potenzialità ancora da sviluppare”. A Rimini, dal 19 al 25 novembre, la “Settimana del servizio” rivolta ai giovani. La proposta prevede la possibilità di svolgere, in questa settimana, una serie di attività sociali attraverso le tante realtà impegnate nella solidarietà presenti sul territorio. Nella diocesi di Cosenza-Bisignano è stato inaugurato, questa settimana, a Castrolibero, il “Casale del Melograno”, un’opera segno in favore di ex detenuti, promossa dalla Caritas diocesana, grazie ai fondi 8xmille, su iniziativa progettuale dell’associazione di volontariato Casa Nostra. A Fidenza oggi una mattinata di preghiera e di riflessione sul tema della fraternità con il racconto di tre esperienze sul tema “Ascoltare in modo innovativo”. Concluderà la mattinata l’intervento del vescovo Ovidio Vezzoli sul tema “La carità, esperienza in uscita”. A Faenza-Modigliana al via la campagna “Aiutaci ad aiutare!” a favore delle azioni che ogni giorno la Caritas svolge a favore delle persone in povertà. Si può aderire tramite donazioni materiali e disponibilità di tempo da dedicare al volontariato. I dati raccolti dal Centro di ascolto diocesano (600 persone incontrate, 11mila pasti serviti) mettono in luce un territorio con molte fragilità e ancora lontano dal ritornare ai livelli pre-pandemia. In aumento i pasti serviti e la distribuzione viveri. In diocesi domani il vescovo Mario Toso nella chiesetta SS. Trinità presiederà una liturgia. Nella diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza la campagna di raccolta dell’olio “vecchio” per donarlo a chi ne ha bisogno. In ogni diocesi iniziative e momenti di preghiera e solidarietà, segno di una chiesa che non dimentica chi ha più bisogno.