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Dalle diocesi, domani si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri

Il tema, da un versetto del salmo 71: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza”.

Giornata Mondiale dei Poveri 2025 |  | pd Giornata Mondiale dei Poveri 2025 | | pd

Anche in tutte le diocesi italiane domani si celebra la Giornata Mondiale dei Poveri accompagnata, come tema, da un versetto del salmo 71: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza”. Un appuntamento che cade nel cuore dell’anno giubilare, come un invito a “gettare di nuovo le ancore della nostra fede nelle profondità della vita reale, dove abitano le fragilità e germoglia la speranza”, si legge in una nota pubblicata sul sito della Caritas Italiana, organismo pastorale della Chiesa del nostro Paese impegnata con i più fragili. Quest’anno la Giornata coincide con il Giubileo dei Poveri e diventa per ogni comunità un “tempo di grazia” per “cercare, conoscere, animare e promuovere i segni di speranza” già presenti nei territori: luoghi e relazioni dove la carità si fa annuncio, educazione, giustizia e possibilità di vera trasformazione sociale.

Per questa giornata Caritas Italiana ha messo a disposizione un sussidio di animazione pastorale, i testi per una veglia di preghiera e la locandina ufficiale per accompagnare parrocchie, gruppi e comunità a vivere in modo unitario questo appuntamento, con spunti di riflessione, meditazioni e proposte per “ancorarci al territorio”, alle “azioni di speranza”, al “mondo” e alle “storie di speranza” che ogni giorno “incontriamo nei nostri cammini”. L’immagine scelta raffigura l’altare della Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini, nel cuore del Rione Sanità di Napoli: una barca di migranti trasformata in altare da alcuni detenuti del carcere di Secondigliano. Un “segno potente che dice come la povertà non sia un destino immutabile, ma un mare che si può attraversare insieme, se la comunità diventa compagna di viaggio”, spiega Caritas Italiana.

Dalle varie diocesi italiane saranno in tanti a partecipare a Roma alla celebrazione di domani presieduta da papa Leone XIV ma non mancheranno le celebrazioni e le iniziative nei territori.

A Bologna l’arcivescovo, il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, presiederà una celebrazione eucaristica nella Cattedrale.

“Oggi è importante per me ricordare a tutti noi che il povero non è solo colui che manca del necessario, ma colui che vive l’esperienza del limite, della precarietà, della dipendenza da altri”, scrive in un messaggio per la giornata l’arcivescovo di Napoli, il card. Mimmo Battaglia aggiungendo che in questo senso “siamo tutti poveri. Tutti, prima o poi, scopriamo di non bastarci. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano. Ed è da questa consapevolezza che possono nascere miracoli inattesi: perché il bisogno può diventare incontro, e la mancanza si può trasformare in comunione”. Per il porporato “i poveri sono i veri maestri di questa speranza. Loro, più di chiunque altro, ci insegnano che la vita non è mai solo ciò che possediamo. Che la dignità non si misura con la ricchezza, ma con la capacità di amare. Che la forza non consiste nel dominare, ma nel continuare a credere in nuove possibilità di vita anche quando ci si sente avvolti da ferite dolorose. Chi vive ogni giorno nella precarietà e tuttavia non perde il sorriso, chi continua a fidarsi della vita anche quando ha poco, chi prega senza nulla chiedere per sé: ecco i veri testimoni del Vangelo”.  “Non possiamo dimenticare – aggiunge - che la più grande povertà è non conoscere Dio, non sentire più il bisogno di Lui, illudersi di bastare a sé stessi. È la povertà dei cuori indifferenti, dei pensieri chiusi, delle mani che non si aprono mai. E tuttavia, proprio dentro questa povertà, Dio si lascia trovare: perché la nostra miseria diventa il suo luogo di incontro, la nostra mancanza diventa il suo spazio di grazia”.

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A Genova tre giorni dedicati alla riflessione, alla preghiera e all’impegno che questa ricorrenza “ci invita a mettere in atto”, come spiega la diocesi. Ieri nell’Abbazia di San Matteo la preghiera dei Vespri presieduta dall’arcivescovo Marco Tasca e la catechesi di mons. Marino Poggi, penitenziere della Cattedrale, sull’Esortazione apostolica di Papa Leone XIV “Dilexi te” sull’amore verso i poveri. Inoltre, sempre ieri, la diffusione di alcuni dati del Rapporto diocesano sulla povertà rilevata dai Centri di Ascolto Vicariali e la presentazione alla città due progetti di solidarietà che prenderanno avvio proprio a partire dalla Giornata Mondiale dei Poveri. Si tratta del progetto “Rut – Fondati sul lavoro” che intende accompagnare persone e famiglie che, intrappolate in situazioni di lavoro povero, con redditi derivanti da impieghi mal retribuiti, non riescono a garantirsi una vita dignitosa e il progetto “L’ascolto che libera” che vedrà l’avvio di un Centro di Ascolto diocesano alla Veneranda Compagnia della Misericordia dedicato ad accogliere e sostenere le famiglie dei detenuti/e, offrendo ascolto, accompagnamento e supporto umano e spirituale. Il secondo appuntamento nella diocesi ligure questa mattina al Monastero dei Ss. Giacomo e Filippo con l’inaugurazione, da parte dell’arcivescovo, della “Casa della Pace Don Piero Tubino”, che nasce dal “legame vitale tra la cura dei poveri e la costruzione di una società di pace”. Domani diverse realtà di carità operanti in diocesi hanno previsto iniziative dedicate.

A Verona oggi Giubileo diocesano della speranza e povertà promosso dai Centri e Servizi dell’Ambito della Prossimità diocesani. L’inizio è previsto per le 12 nella basilica di San Zeno, dove ci saranno testimonianze e riflessioni che offriranno spunti di speranza e di impegno concreto verso chi vive situazioni di fragilità. Seguirà il pranzo condiviso in Basilica, un momento di fraternità con la presenza di numerose associazioni  mentre nel pomeriggio al Convento di San Bernardino, sarà celebrata la Messa presieduta dal vescovo Domenico Pompili.

“La povertà è più vicina di quanto pensi” è il titolo di una campagna promossa dalla Caritas di Bolzano-Bressanone con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla “crescente emergenza abitativa, rendendo visibili le storie di chi la vive e invitando la popolazione alla solidarietà e alle donazioni”. Ieri una giornata di porte aperte nelle case e nelle strutture per senzatetto della Caritas per far conoscere questa emergenza che tocca molte persone. “L’emergenza abitativa – dice Beatrix Mairhofer, direttrice della Caritas - non riguarda più soltanto le persone che vivono per strada” ma anche tante persone “che non trovano un alloggio accessibile o faticano a mantenere quello che hanno” e le cause sono molteplici.

Quest’anno la Giornata Mondiale dei Poveri “la possiamo vivere illuminati, oltre che dal messaggio di Papa Leone, anche dall’esortazione apostolica ‘Dilexi te’”, sottolinea il vescovo di San Miniato, Giovanni Paccosi, in una riflessione diffusa alla vigilia della Giornata di domani. Il “richiamo alla povertà – aggiunge - come luogo di incontro con il Signore, rende questo momento un’occasione vera di crescita nella fede, oltre che di esperienza della carità, cioè dell’amore che Dio ci dona perché scopriamo che amare è il vero modo di vivere tutto”. “Nel vivere questo amore ricevuto e donato – sottolinea il presule – diventiamo costruttori di quella pace che tutti chiediamo, ma che solo può nascere da cuori che si fanno piccoli nel servizio e nell’accoglienza dell’altro”. E poi l’invito alla colletta alimentare che si svolge oggi nei supermercati del territorio diocesano. È un “grande gesto di popolo, che ognuno può sostenere con il dono di alimenti e con la propria presenza come volontario”.

Nella diocesi di Sulmona-Valva domenica scorsa il convegno “Le mani invisibili della carità” dedicato a Santa Giovanna Antida Thouret, con testimonianze e mostra fotografica sulla presenza delle Suore della Carità in diocesi mentre oggi è prevista la Colletta alimentare in collaborazione con il Banco alimentare e domani  la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Francesco a Popoli Terme.

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