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Hong Kong, terminata la visita dell’arcivescovo di Pechino. Ecco cosa ha fatto

Continui contatti tra Santa Sede e Pechino. Il lavoro di ponte del cardinale Chow. L’attesa per la visita di una nuova delegazione della Santa Sede

Hong Kong | La messa concelebrata a Hong Kong dal Cardinale Chow e l'arcivescovo Li Shan | Vatican News Hong Kong | La messa concelebrata a Hong Kong dal Cardinale Chow e l'arcivescovo Li Shan | Vatican News

Potrebbe ricevere presto a Pechino una delegazione della Santa Sede, guidata dall’arcivescovo Claudio Maria Celli. Ma intanto l’arcivescovo di Pechino Joseph Li Shan, presidente dell’Associazione Patriottica cinese, è tornato nella capitale della Cina dopo tre giorni a Hong Kong, ricambiando la visita che il Cardinale Chow, vescovo di Hong Kong, aveva fatto ad aprile a Pechino.

Una visita non facile, almeno per la comunità cinese. Perché l’Associazione Patriottica è l’organo del governo al quale i vescovi sono costretti ad iscriversi se vogliono essere riconosciuti, e Li Shan ne è presidente, incarnando, in questo modo, le istanze di Pechino e di una sinizzazione diventata sempre più dura negli ultimi anni.

Per questo motivo, il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong e grande difensore dei diritti umani, aveva fatto sapere che no, non avrebbe partecipato alla Messa conclusiva del viaggio, concelebrata dal Cardinale Chow e dall’arcivescovo Li Shan.

Ma è anche una visita che si inserisce nella volontà ferrea di Papa Francesco di creare ponti, fedele al principio che “il tempo è superiore allo spazio”.

Nei giorni in cui Li Shan era a Hong Kong, non c’era monsignor José Luis Díaz-Mariblanca Sánchez, che è il capo della Missione di Studio di Hong Kong, perché questi era a Roma, per l’incontro annuale calendarizzato con il Santo Padre, che ha avuto luogo lo scorso 18 novembre. La corrispondenza dei due eventi è certamente una coincidenza. Ma la corrispondenza tra i due eventi ha comunque un qualcosa di simbolico e forte.

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Tra l’altro, la Santa Sede spera di avere una missione simile a quella ad Hong Kong (legata alla nunziatura delle Filippine) anche a Pechino, proprio per favorire i rapporti e le comunicazioni riguardo l’accordo sulla nomina dei vescovi.

Nella Messa conclusiva del viaggio dell’arcivescovo Li Shan, il Cardinale Chow ha pregato che i fratelli e le sorelle cinesi “possano pregare insieme nello stesso luogo”, e ha ricordato che “questa è una Chiesa di comunione, una Chiesa del popolo cinese. Quindi, con gratitudine, preghiamo che Gesù Cristo Nostro Signore benedica i nostri cuori e i nostri sforzi”.

Non c’era, come detto, il Cardinale Zen. C’era però il Cardinale John Tong Hon, altro emerito di ong Kong, insieme all’ausiliare di Hong Kong Joseph Ha e il vescovo Giuseppe Yang Yongqjang della diocesi di Zhocun, proveniente appunto dalla Chiesa continentale.

Da parte sua, il vescovo Li Shan ha parlato al Sunday Examiner, sito del settimanale diocesano di Hong Kong, descrivendo le tappe del suo viaggio: dal Centro Diocesano al Seminario alla Casa delle Caritas, vedendo – ha detto – “lo sviluppo concreto della diocesi” e imparando “molto per il nostro seminario e la nostra diocesi”. E ha concluso: “Lavoreremo duramente per un migliore sviluppo della nostra Chiesa”.

La delegazione della diocesi di Pechino ha visitato anche il Centro Studi dell’Holy Spirit. La visita è stata guidata dal Cardinale Tong, che ha passato una vita nel centro. Infatti, quando nel 2003 fu nominato consultore della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, l’allora monsignor Tong aveva lavorato già per 24 anni nel Centro Studi.

Il Centro Studi è stato fondato nel 1980 con lo scopo di aiutare l’autorità ecclesiale a comprendere i continui cambiamenti della Cina continentale, promuovere l’unità della comunità cattolica di Hong Kong con la Chiesa universale e i contatti e la collaborazione con la Chiesa in Cina. I membri del centro visitano spesso la Cina continentale.

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L’arcivescovo di Pechino ha anche partecipato ad una conferenza teologica intitolata: “La Chiesa sinodale e la Chiesa in Cina: Comunione, partecipazione, missione”.

Nel suo intervento, l’arcivescovo Li Shan ha pregato che “guidati dalla rivelazione dello Spirito Santo di Dio, dalla direzione dello spirito di comunione della Chiesa e dal discernimento diligente di tutti noi, la Chiesa cinese sia in grado di promuovere l'opera di evangelizzazione e di spiritualità nella direzione della sinizzazione”.

Il vescovo di Pechino ha parlato anche della necessità per la Chiesa di “stare al passo con i tempi e adeguare prontamente l'attenzione, i metodi e le modalità di evangelizzazione allo sviluppo e al progresso della società. Dovrebbe sforzarsi di adempiere alle proprie funzioni, impegnarsi nella responsabilità sociale e prestare attenzione alle condizioni di vita delle persone”.