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Cristianofobia o vandalismo? Le chiese in Francia sempre più in difficoltà

Dopo la profanazione della Basilica del Sacro Cuore di Rouen crescono gli interrogativi

L'esterno della chiesa di Notre-Dame des Victoires d'Angers. |  | TW @stanislasrig/ Famille Chretienne L'esterno della chiesa di Notre-Dame des Victoires d'Angers. | | TW @stanislasrig/ Famille Chretienne

Quello delle violenze e della profanazione delle chiese in Francia è un problema che non sembra diminuire. Anzi. Nella notte tra martedì e mercoledì 15 novembre, la Basilica del Sacro Cuore di Rouen è stata derubata. "La sua condizione è assolutamente terribile", dice padre Geoffroy de La Tousche, che ha scoperto i danni. Cristianofobia o vandalismo? Sta di fatto che secondo un rapporto del 2021 sono stati 857 gli atti e nel 92% dei casi, questi fatti riguardavano violazioni dei beni, con in particolare 752 attacchi ai luoghi di culto e ai cimiteri cristiani. “Queste cifre sono ovviamente da mettere rispetto agli oltre 46.000 luoghi di culto cristiani. Resta il fatto che si raggiunge la cifra di due attacchi a luoghi di culto e cimiteri al giorno”, sottolinea il rapporto.

Anche se l'atto di Rouen sembra non essere volontariamente profanatorio, oggi rimane un “pregiudizio spirituale”,  dice padre Geoffroy de la Tousche. Celebrata comunque una messa di riparazione secondo il diritto canonico. Rimane sempre il danno finanziario. Per la parrocchia, di Rouen che è proprietaria della basilica dalla sua costruzione nel 1905, le riparazioni sono stimate in una decina di migliaia di euro.

Le cifre sono del Servizio centrale di intelligence territoriale (SCRT). Che per identificare gli atti antireligiosi, si basa sulle notizie della polizia.

Il codice penale francese prevede che la distruzione, il degrado o il deterioramento di un edificio assegnato al culto sia punito con sette anni di reclusione e 100 000 € di multa. Ma tutto dipende ovviamente dalla gravità del passaggio all'atto. I giudici hanno spesso agito con fermezza come a Nantes dove è stata pronunciata una condanna di quattro anni di carcere contro l'uomo che aveva dato fuoco alla cattedrale, provocando in particolare la distruzione di un grande organo risalente al 1619.

L'altro caso, abbastanza frequente, però riguarda gli individui fragili a livello psichiatrico. Come nel caso di un uomo arrestato dopo aver violato tre chiese a Parigi. Condotto in un ospedale psichiatrico, è scappato per rompere le statue in una chiesa della Val-de-Marne. Prima di essere nuovamente arrestato e messo in un luogo di cura.

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Padre Jean-Christophe Thibaut, della diocesi di Metz, cerca di capire questo fenomeno. Ex seguace dell'esoterismo, il suo percorso lo ha spinto nell'adolescenza a vandalizzare una chiesa, con uno dei suoi amici. Dalla sua conversione, ha incontrato molte persone che hanno degradato le chiese. Grazie al suo lavoro, ha distinto quattro ragioni che possono spingere un individuo a commettere una tale azione: per 'follia', per 'anticlericalismo', per appartenenza a un 'satanismo selvaggio', o per desiderio di 'di confronto con il sacro e i suoi simboli'.

Insomma la questione rimane molto complessa. Da una parte le motivazioni per violare i luoghi sacri crescono, e dall'altra è molto difficile assicurare vigilanza.

Ci sono poi i casi limite come quelli di Padre Jacques Hamel, e di Olivier Maire, o a Nizza dove un tunisino di 22 anni, uccise a coltellate due fedeli e il sagrestano della basilica di Notre-Dame-de-l'Assomption a Nizza, prima di essere immobilizzato e gravemente ferito dalla polizia.

E del resto i dati degli anni precedenti non consolano come si legge nei rapporti di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Durante i primi tre mesi del 2018, l’Observatoire de la Christianophobie aveva registrato 69 episodi anticristiani in Francia, con un incremento del 12 percento rispetto allo stesso periodo del 2017.

All'inizio dell'anno il periodico francese Famille Chretienne ha pubblicato il punto della situazione del 2022.  E la questione posta al termine del drammatico elenco apre il dibattito e non solo in Francia "Il 2023 sarà più pacifico?" Non sembra lo sia stato. Attendiamo un rapporto ufficiale sul 2023 ma Anger, Nantes e Rouen già fanno pensare.