Città del Vaticano , lunedì, 21. aprile, 2025 17:00 (ACI Stampa).
Il primo concistoro di Papa Francesco è datato 22 febbraio 2014, 11 mesi dopo la sua elezione al soglio di Pietro. Il Papa crea 19 cardinali, 16 dei quali elettori. Fra loro vi sono Pietro Parolin, Segretario di Stato; Gherard Mueller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; Mario Aurelio Poli, Arcivescovo metropolita di Buenos Aires e successore immediato del Cardinale Jorge Mario Bergoglio; Gualtiero Bassetti, Arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve che 3 anni dopo sarebbe diventato Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e l’haitiano Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes.
Il 14 febbraio 2015 Francesco celebra il suo secondo concistoro, distribuendo la porpora a 20 nuovi cardinali, 15 dei quali elettori. L’unico curiale è Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Figurano nell’elenco anche il birmano salesiano Charles Maung Bo, Arcivescovo metropolita di Yangon; Francesco Montenegro, Arcivescovo metropolita di Agrigento, sul cui territorio insiste l’isola di Lampedusa che è meta di centinaia di arrivi di migranti che attraversano il Mediterraneo e dove il Papa si è recato per la sua prima visita in Italia, ed il Vescovo di Tonga Soane Patiti Paini Mafi.
Il terzo concistoro si colloca a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia: è il 19 novembre 2016 e Papa Francesco crea 17 nuovi cardinali, di cui 13 elettori. Tra loro vi sono il Nunzio Apostolico in Siria Mario Zenari; Dieudonnè Nzapalainga, Arcivescovo metropolita di Bangui dove il Papa aveva aperto la prima porta santa dell’anno giubilare; Carlos Aguiar Retes, allora Arcivescovo metropolita di Tlalnepantla; il redentorista Joseph William Tobin, Arcivescovo metropolita eletto di Newark e l’ultraottantenne Ernst Simoni, presbitero albanese martire del regime comunista che il Pontefice aveva incontrato personalmente durante il viaggio apostolico in Albania.
Il 28 giugno 2017 il Papa presiede il quarto concistoro, creando 5 cardinali, tutti elettori. Tra loro Anders Arborelius, Vescovo di Stoccolma e primo cardinale proveniente dalla Scandinavia, nato luterano e convertito in gioventù al cattolicesimo e Gregorio Rosa Chavez, Vescovo ausiliare di San Salvador e già stretto collaboratore di Monsignor Oscar Romero, canonizzato dal Papa nel 2018.
Esattamente un anno dopo, il 28 giugno 2018, Papa Francesco procede al quinto concistoro creando 14 cardinali, di cui 11 elettori. Vengono annoverati nel Sacro Collegio, tra gli altri, Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità; Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Giovanni Angelo Becciu, allora Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e successivamente Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi che però ha perso i diritti propri del cardinalato nel 2020 dopo il coinvolgimento nel processo per il Palazzo di Londra diventando di fatto un cardinale non-elettore.
Il 5 ottobre 2019 ecco il sesto concistoro del pontificato. Papa Francesco crea 13 cardinali, di cui 10 elettori. Tra loro figurano Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa; Michael Czerny, gesuita, sottosegretario con delega ai migranti del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che poi guiderà, e Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e futuro Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con una lunga attività all’interno della Comunità di Sant’Egidio.
In piena pandemia Covid-19 il 28 novembre 2020 Francesco presiede il suo settimo concistoro, assegnando 13 nuove porpore, di cui 9 con diritto di voto in conclave. Tra i nuovi cardinali il Papa sceglie Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e già segretario del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Curia Romana; Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo metropolita di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e già vescovo ausiliare di Roma e l’ultraottantenne francescano Predicatore della Casa Pontificia Raniero Cantalamessa.
L’ottavo concistoro risale al 27 agosto 2022: il Pontefice assegna 20 berrette rosse, 16 a presuli con meno di 80 anni e 4 a ultraottantenni. Anche in questa occasione il Papa sorprende. A parte i tre curiali Fernando Vergez Alzaga, Arthur Roche e Lazarus You Heung-sik, rispettivamente ai vertici del Governatorato e dei Dicasteri del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti e del Clero, Francesco sceglie Oscar Cantoni, Vescovo di Como la cui diocesi è suffraganea di Milano che resta senza porpora anche questa volta. Lo stesso discorso si estende a Robert McElroy, Vescovo di San Diego, diocesi suffraganea di Los Angeles. Da segnalare anche la creazione del Cardinale - fino ad allora - più giovane: il 48enne missionario Giorgio Marengo, Vicario Apostolico di Ulan Bator in Mongolia. Tra gli ultraottantenni Papa Francesco sceglie il gesuita Gianfranco Ghirlanda, tra gli estensori della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium che ha riformato la struttura della Curia Romana.
Il nono concistoro del pontificato è datato 30 settembre 2023, alla vigilia dell’apertura della XVI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. 21 porporati sono elettori e 3 hanno invece più di 80 anni. I curiali sono 3: il Prefetto del Dicastero per i Vescovi Prevost; il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali Gugerotti; il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede Fernandez. Due i Nunzi: quello in Italia, Tscherrig, e quello negli Stati Uniti, Pierre. A loro si aggiungono il Patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa, il Vescovo di Hong Kong Stephen Chow Sau-yan, l’Arcivescovo di Giuba, nel Sud Sudan, Stephen Ameyu Martin Mulla e il Rettore Maggiore dei Salesiani Artime, l’unico cardinale elettore fino ad allora a non essere vescovo. Artime riceverà la consacrazione episcopale il 20 aprile 2024.
Il decimo ed ultimo concistoro presieduto dal Papa risale a pochi mesi fa: era il 7 dicembre 2024. Sono stati annoverato nel Sacro Collegio 21 nuovi porporati, di cui 20 elettori. Tra i nuovi cardinali scelti dal Pontefice figurano gli italiani Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano; Roberto Repole, Arcivescovo metropolita di Torino e Vescovo di Susa; Domenico Battaglia, Arcivescovo metropolita di Napoli. Tra gli altri nuovi porporati anche il brasiliano Jaime Spengler, francescano, Arcivescovo metropolita di Porto Alegre nonchè Presidente del CELAM e Presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana; il canadese Frank Leo, Arcivescovo metropolita di Toronto e l'Arcivescovo di Santiago del Estero, Vicente Bokalic Iglic, Primate d'Argentina.
Nei suoi 10 concistori Papa Francesco ha inserito per la prima volta nel Sacro Collegio 23 Cardinali provenienti da Paesi che finora non erano mai stati rappresentati: Haiti, Dominica, Myanmar, Panama (sebbene il Cardinale Lacunza Maestrojuan sia spagnolo di nascita), Capo Verde, Tonga, Repubblica Centrafricana, Bangladesh, Papua Nuova Guinea, Malesia, Lesotho, Mali, Svezia, Laos, El Salvador, Lussemburgo, Ruanda, Brunei, Timor Est, Singapore, Paraguay, Sud Sudan e Serbia.