Due progetti di promozione sociale, rivolti a persone rifugiate e carcerate, messi in campo dalla Basilica di San Pietro in preparazione al Giubileo del 2025. Le iniziative sono state illustrate oggi dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro.

Il primo progetto è intitolato “Rosari del mare” ed impiega persone rifugiate nella produzione di rosari destinati all’acquisto da parte dei pellegrini che giungono nella Basilica di San Pietro. I rosari sono fabbricati con legname proveniente dalle imbarcazioni dei migranti che hanno attraversato il Mediterraneo. I rosari vengono completati e assemblati presso la Fabbrica di San Pietro da due persone rifugiate, assunte dalla Cooperativa sociale Casa dello Spirito e delle Arti, e vengono consegnati ai negozi della Basilica di San Pietro. Le fasi precedenti del lavoro si svolgono in alcuni istituti penitenziari di Milano, Monza e Roma.

Il secondo progetto denominato “Seconda Chance” promuove il reinserimento dei detenuti nella società tramite l’attività lavorativa. La Fabbrica di san Pietro ha anche aderito al progetto Mammagialla Sailin’, in corso presso il Carcere Mammagialla di Viterbo, dove è allestita una sartoria di alto livello, nella quale i detenuti sarti utilizzano vele in disuso e tessuti nuovi per produrre borsoni personalizzati per circoli sportivi, enti pubblici e aziende. La Fabbrica di San Pietro ha richiesto ai detenuti sarti di Viterbo borsoni da proporre ai visitatori nei punti vendita della Basilica.

Infine la sera del 9 dicembre, in occasione dell’accensione dell’albero e della benedizione del Presepe di Greccio in piazza San Pietro, la Parrocchia di San Pietro organizza insieme al Dicastero per la Carità e con il supporto del Governatorato una cena con le persone senza fissa dimora.