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Un avvento di Fraternità per sostenere la Casa San Leonardo di Noblac

Questo fine settimana a Prato le offerte raccolte durante le celebrazioni delle chiese di Prato sono state devolute per sostenere la realizzazione di casa San Leonardo di Noblac

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È stato realizzato il tema dell’Avvento di Fraternità in programma domenica 17 dicembre. Questo fine settimana a Prato le offerte raccolte durante le celebrazioni delle messe festive e prefestive nelle chiese di Prato sono state devolute per sostenere la realizzazione di casa San Leonardo di Noblac.

A dare la notizia è la Diocesi di Prato. “San Leonardo viene spesso raffigurato con delle catene o dei ceppi perché è considerato patrono dei carcerati. Ed è proprio per loro, i detenuti, anzi, coloro che hanno finito di scontare la pena carceraria, che è pensato il nuovo progetto della Fondazione Caritas di Prato”, si legge sul sito.

“Si tratta di un nuovo passo nel contrasto alla recidiva – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas e cappellano del carcere della Dogaia –, perché chi esce da un periodo di detenzione si trova indubbiamente in difficoltà e se qualcuno non lo sostiene e lo accompagna in percorsi di autonomia e di ripresa della propria vita, è molto probabile che questa persona torni a delinquere”.

“La nuova opera sarà aperta all’interno di un terratetto lasciato in eredità alla diocesi di Prato da un’anziana signora che ci ha vissuto fino al giorno della morte. Nel testamento è scritto che l’abitazione sarebbe stata donata per l’assistenza dei bisognosi e dei senzatetto. L’edificio, una tipica casa alla pratese a tre piani con piccolo stanzone annesso, si trova in via Zipoli e prima di essere messo a disposizione del progetto avrà bisogno di essere ristrutturato”, riporta la Diocesi.

“L’obiettivo è quello di rendere autonomo ogni ospite, perché è dall’autonomia personale che inizia il cammino verso il reinserimento sociale. L’alloggio dato in uso all’ex detenuto sarà temporaneo, per non più di un anno o due, il tempo necessario per dargli modo di fare un salto di qualità nella propria vita”, conclude don Enzo.

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