"Senza il cuore non c’è conoscenza umana. Per conoscere, dobbiamo conoscere con la mente, con il cuore e poi fare con le mani. Non dimenticate i tre linguaggi: che la mente sia unita al cuore e alle mani, che il cuore sia unito alle mani, per fare, e alla mente; e che le mani siano al servizio del cuore e della mente. Non dimenticate questo, nel vostro agire". Papa Francesco lo ha detto ai Membri di Unicoop-Firenze e della Fondazione “Il cuore si scioglie”. Da 50 anni, come Cooperativa, e da oltre dieci, come Fondazione Unicoop lavora per le persone più bisognose.

Un cammino, dice il Papa, che inizia dalla "tutela del consumatore al di sopra del suo semplice aspetto commerciale, voi siete arrivati a coglierne una dimensione umana fondamentale: quella di aiutare ciascuno a fare qualcosa per gli altri, cioè a vivere la carità, l’amore fattivo". Non semplice filantropia ma "costruzione di relazioni virtuose di reciproco sostegno. E tutto questo lo fate con tanta creatività, come avviene quando si lavora insieme animati da un sogno comune". Occorre, ha detto il Papa " toccare, toccare l’indigenza, toccare, un cuore che tocca; guardare e capire". Infine il grazie per il sostegno "della martoriata Ucraina: è terribile, quello che succede lì! Grazie per la vostra collaborazione con il Dicastero per il Servizio della Carità, le cui attività sostenete da tempo. Continuate a puntare, nel vostro lavoro, allo sviluppo integrale della persona, alla crescita comunitaria nella condivisione di risorse e competenze, all’inclusione valorizzando ciò che ciascuno porta di proprio, per il bene di tutti".