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I dicasteri della Curia romana, con Papa Francesco si comincia dalla evangelizzazione

Le note storiche dell' Annuario Pontificio

Il Palazzo di Propaganda Fide a Piazza di Spagna |  | www.archiviostoricopropaganda.va Il Palazzo di Propaganda Fide a Piazza di Spagna | | www.archiviostoricopropaganda.va

Proseguiamo il nostro viaggio per conoscere meglio la Curia Romana grazie alle Note storiche dell' Annuario pontificio. Dopo la Segreteria di Stato ci sono i Dicasteri. La denominazione è recente ed è stata scelta da Papa Francesco che con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium del 19 marzo del 2022, hanno riordinato la Curia Romana. Con questo ultimo provvedimento le Congregazioni sono passate a chiamarsi Dicasteri. Ogni Dicastero è costituito da Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche, dei quali uno ricopre l'Ufficio di Prefetto.

Ma come nasce la struttura di questi "ministeri" per il governo della Santa Sede?

"Per lungo tempo gli affari della Chiesa universale furono trattati in Concistoro ed eseguiti dalla Cancelleria Apostolica. Ma il numero sempre maggiore delle questioni da esaminare e la loro complessità fecero insorgere la necessità di creare Commissioni particolari di Cardinali per il conveniente disbrigo degli affari amministrativi" si legge nelle Note.

La prima commissione fu la Sacra Congregatio Inquisitionis istituita da Paolo III nel 1542. Ne seguirono altre ma fu Sisto V, con la Costituzione Apostolica Immensa Aeterni Dei del 22 gennaio del 1588 a creare la Curia che rimase sostanzialmente la stessa fino ventesimo secolo.

Nel tempo i compiti delle Congregazioni furono non solo amministrativi ma anche giudiziari e fu San Pio X nel 1908 a ristabilire nettamente i limiti tra giurisdizione e amministrazione. Norme che furono accolte nel Codice di Diritto Canonico del 1917 e rimasero in vigore fino al 1967 quando Paolo VI alla luce del Concilio Vaticano II promulgò la Costituzione Apostolica Regimini Ecclesiae Universae . Nel 1983 il nuovo codice di Diritto canonico tolse il "Sacra" alle Congregazioni. San Giovanni Paolo II, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988, e Papa Francesco, con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium del 19 marzo 2022, hanno riordinato la Curia Romana.

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Uno dei cambiamenti del 2022 è l'ordine nel quale i dicasteri vengono elencati sull'annuario e in Curia. Per secoli il più importante è stato quello per la Dottrina della Fede, o Santo Uffizio. Con la Predicate Evangelium nasce il Dicastero per l'Evangelizzazione, presieduto direttamente dal Papa con dei Pro prefetti per le missioni da una parte e la evangelizzazione dall'altra. Il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione era stato istituito da Benedetto XVI nel 2010, mentre la Congregazione di Propaganda Fide, per la evangelizzazione dei Popoli, ha una storia secolare.

Benedetto XVI e Francesco hanno trasferito dalla Congregazione per il Clero al menzionato Pontificio Consiglio le competenze sulla  catechesi e i Santuari. Oggi la sezione si occupa di pietà popolare e dei Missionari della Misericordia.

La Sezione che  raccoglie l'eredità della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli - si legge nelle note dell' Annuario Pontificio- trae origine dalle Commissioni di Cardinali create da San Pio V e da Gregorio XIII per le missioni nelle Indie Orientali e Occidentali, per gli Italo-Greci e per gli affari ecclesiastici nei territori protestanti in Europa (Congregatio Germanica). Nel 1599, Clemente VIII istituì una Congregazione de Propaganda Fide, che ben presto cessò di esistere. Gregorio XV, nel  1622, eresse nuovamente, e questa volta in forma duratura, la Congregazione che esercitò una larga azione soprattutto nelle missioni dei territori del Continente americano. San Paolo VI nel 1967 la fece diventare la Sacra Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli o De Propaganda Fide; San Giovanni Paolo II, con la riforma del 1988, la chiamò Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Da questa sezione oggi dipendono alcune circoscrizioni ecclesiastiche delle Americhe e quelle di quasi tutta l'Africa, dell'Asia (ad eccezione delle Filippine) e dell'Oceania (ad eccezione dell'Australia). In questi territori di missione, la Sezione si interessa di tutto ciò che concerne l'annuncio e la vita di fede, della amministrazione ecclesiastica. Al dicastero fanno riferimento le Pontificie Opere Missionarie della Propagazione della Fede, di San Pietro Apostolo, della Santa Infanzia e della Unione Missionaria del Clero. Da ricorda per il sostegno alle missioni la Colletta ut stips Epiphaniae, sorta per la liberazione degli schiavi in Africa e poi estesa a tutto il mondo dal Leone XIII, Enciclica Catholiae Ecclesiae e alla Colletta per la Chiesa in Africa, destinata da  Papa Paolo VI anche a sostenere i Catechisti nei territori di missione.