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Ordo Fratrum Minorum, la Lettera per i 750 anni della morte di San Bonaventura

San Bonaventura una voce ancora attuale

San Bonaventura |  | https://ofm.org/ San Bonaventura | | https://ofm.org/

In occasione del 750° anniversario della morte di san Bonaventura, il prossimo 15 luglio 2024, è stata pubblicata sul sito dell'ordine dei frati minori "la Lettera dei Ministri generali del Primo Ordine e del Terz’Ordine Regolare". In onore del frate, teologo, mistico.
"Un anniversario che offre l’opportunità di ricordare, celebrare e riproporre il servizio del Dottore Serafico donato all’Ordine e all’intera Chiesa", si legge nella Lettera.

La Lettera porta la firma dei quattro Ministri generali: Fr. Massimo Fusarelli OFM, Fr. Roberto Genuin OFMCap, Fr. Carlos Alberto Trovarelli OFMConv e Fr. Amando Trujillo Cano TOR.

I frati sul loro sito ufficiale ricordano che anche Papa Francesco, durante la recente udienza con lo Studium Biblicum Franciscanum, ha ricordato il Santo di Bagnoregio e il Prologo del suo Breviloquium, nel quale incoraggia tutti ad accostarsi “con fede semplice” al Padre.
"Non è facile riproporre in poche righe la ricchezza teologica e francescana contenuta nei nove volumi dell’Opera omnia di san Bonaventura", dicono i ministri nella Lettera.

"Bonaventura è stato maestro di teologia all’università di Parigi fino al 1257, quando lasciò l’incarico perché eletto ministro generale dell’Ordine, carica che gli venne ininterrottamente confermata fino al termine della sua vita; nello svolgere i due impegni egli si rivelò anche un mistico, terzo ambito della sua attività a vantaggio dell’Ordine e della Chiesa, quando pose al servizio degli altri la sua esperienza di Dio, proponendone possibili itinerari", questi i tre aspetti principali che i ministri generali vogliono ricordare e celebrare di San Bonaventura.

"Nella teologia di Bonaventura si riascoltano, in fondo, i sentimenti di Francesco d’Assisi che esclamò: Nient’altro dunque dobbiamo desiderare se non il solo vero Dio, il quale è il bene pieno, ogni bene, tutto il bene, vero e sommo bene, che solo è buono! Da vero figlio del poverello, Bonaventura contemplava l’Altissimo come mistero infinito di bontà, il quale si dona attraverso Cristo in tutte le realtà", si legge ancora nella lettera che ricorda anche San Francesco.

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"Secondo Bonaventura, l’intelligenza teologica deve diventare esperienza di Dio e passione per questo mondo, permettendoci di scoprire in esso un segno chiaro dell’amore divino", ribadiscono i ministri.

San Bonaventura portò tantissimo all'Ordine dei frati minori. "La qualifica di Bonaventura di “secondo fondatore dell’Ordine”, sebbene sia esagerata, ha tuttavia in sé una parte di verità. Con la sua lunga azione di governo egli dette una definitiva identità ai frati minori, ribadendo e chiarificando un duplice mandato: un impegno forte per l’evangelizzazione e una fedeltà attenta alla propria vocazione minoritica",si legge ancora nella lettera.

Infine San Bonaventura come mistico dell'amore. "Nella storia, Bonaventura, più che come ministro e maestro, è stato forse ricordato più in quanto mistico fino ad essere definito da Leone XIII “il principe della teologia mistica”. Ed è vero: per Bonaventura nella mistica si compie il cammino sia dell’intelligenza applicata alla fede sia il senso dell’appartenenza all’Ordine minoritico, perché nell’uno e nell’altro caso il fine è sempre lo stesso: il “gusto” di Dio", conclude il terzo punto della lettera.

Per legge il testo integrale clicca e ricopia qui: https://ofm.org/uploads/750_Bonaventura_IT_(02_02_2024).pdf