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La Corte Costituzionale dell' Ecuador da il via libera all'eutanasia

La sentenza in risposta ad una richiesta di una malata di SLA

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La Corte costituzionale dell'Ecuador ha approvato la depenalizzazione dell'eutanasia in risposta alla causa presentata da Paola Roldán, una donna che soffre di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), malattia degenerativa incurabile.

"La Corte Costituzionale si è lanciata al di sopra della Costituzione per andare contro i vulnerabili, in questo caso i malati con malattia cronica terminale in Ecuador". Hanno approfittato di un caso specifico, di una persona con una malattia irreversibile, per richiedere l'accesso all'eutanasia", ha detto ad ACI Prensa Martha Cecilia Villafuerte, fondatrice e direttrice nazionale di Familia Ecuador.

"Sette dei nove giudici hanno deciso che è meglio liberarsi del peso di un malato, permettere a qualcun altro di togliergli la vita, piuttosto che rafforzare o riaffermare la difesa dei loro diritti a una salute completa e dignitosa, con tutta l'attenzione che merita".

L'8 agosto 2023, Roldán, 42 anni, ha presentato una causa alla Corte per dichiarare incostituzionale l'articolo 144 del codice penale (COIP), che punisce l'omicidio con pene da 10 a 13 anni di prigione. Questo 7 febbraio, il più alto organo di giustizia del paese ha dichiarato "la costituzionalità condizionata del suddetto articolo".

Secondo la risoluzione, il suddetto articolo del codice penale che vieta l'omicidio semplice è ancora valido, ma si stabilisce un'eccezione per i medici che aiutano i pazienti che soddisfano determinati criteri: in primo luogo, che la persona richieda l'eutanasia in modo libero e informato o attraverso un rappresentante se non può esprimersi; in secondo luogo, che il paziente sta soffrendo intensamente a causa di una lesione grave e irreversibile o di una malattia incurabile. Secondo le condizioni sopra indicate, un medico non può essere punito per aver applicato l'eutanasia.

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Nel fondare la sua decisione, la Corte Costituzionale ha indicato che "l'articolo contestato (144) nel caso affrontato è contrario al diritto al libero sviluppo della personalità", sostenendo che in certi casi estremi questi diritti possono giustificare l'eccezione al divieto di eutanasia.

Secondo Villafuerte, in Ecuador non è stata promossa "nessuna legge sulle cure palliative", ma invece, ritiene che la Costituzione sia stata "manipolata" in questo caso.

"È una nuova manipolazione perché apre la porta a un pendio scivoloso dove chiunque può chiedere di reinterpretare articoli così delicati del codice penale". L'unico articolo che caratterizza l'omicidio in Ecuador è stato alterato, è stato oltraggiato. La nostra sicurezza giuridica, la nostra sicurezza dei cittadini, come ecuadoriani, è rimasta impotente di fronte a qualsiasi tipo di minaccia".