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Dalle diocesi, la Quaresima vissuta dai giovani

Le iniziative rivolte ai ragazzi per comprendere la preparazione alla Pasqua

La Quaresima per i giovani dell' Arcidiocesi di Milano |  | Chiesa di Milano La Quaresima per i giovani dell' Arcidiocesi di Milano | | Chiesa di Milano

Domani si celebra la seconda domenica di Quaresima. Un tempo, questo, intenso per tante attività nelle parrocchie e diocesi italiane in vista della Pasqua di Resurrezione.

In questo servizio vorremo segnalare alcune iniziative che riguardano il mondo giovanile. Giovedì scorso – e per tutti i giovedì della Quaresima – incontri per i giovani sul tema “Perché abbiano la vita (Gv 10,10)” nella diocesi di Brescia con il vescovo Pierantonio Tremolada. Gli incontri si svolgeranno in diversi centri del territorio diocesano. “Se vogliamo accogliere la pienezza della vita dobbiamo fare esperienza di lui riconoscendo la nostra fragilità, ritrovare il coraggio della sequela che ci porterà a vivere di Lui, fidandoci della sua provvidenza. Solo così cercati, trovati e rinnovati dalla sua misericordia e dal suo perdono la vita scorrerà abbondante”, si legge in una nota. 

A Udine ieri sera veglia con l’arcivescovo Bruno Mazzocato (ieri papa Francesco ha nominato il nuovo arcivescovo, Riccardo Lamba, finora vescovo ausiliare di Roma, ndr) con adolescenti in procinto di ricevere la Cresima, animatori degli oratori, membri dei diversi gruppi scout e molti altri. “Fin da giovani c’è bisogno di imparare a ritagliarsi spazi per ritrovare l’unità interiore”, ha detto don Daniele Morettin, direttore della Pastorale giovanile diocesana: “Siamo frammentati tra mille attività, la Quaresima è il tempo giusto per fermarsi e riportare tutto all’unità. E di farlo in preghiera”. La veglia rappresenta “uno spazio per i giovani per ritrovare se stessi, fare silenzio, essere ascoltati e sentire che la propria vita è unica e preziosa agli occhi di Dio. In questo periodo storico, in cui la vita dei più giovani è sempre più frammentata in varie attività, c’è il rischio – sottolinea - di non ritrovare più se stessi e di avere volti diversi nelle varie circostanze di vita. La preghiera, invece, ci consente di riconoscere che la nostra vita è unica e unificata, ed è totalmente immersa nell’amore del Signore”.

Rivolta ai giovani anche l’iniziativa della diocesi di Bolzano-Bressanone in ricordo del beato Josef Mayr-Nusser nel 79° anniversario della sua morte nel bunker di via Fago a Bolzano. Oggi ci sarà una gara nel classico formato del poetry slam, con nove giovani della scuola superiore che presenteranno davanti a una giuria e al pubblico i testi composti dagli stessi studenti: sei altoatesini, tre arrivano da Erlangen, gemellata con Bolzano. Prima del poetry slam vi sarà la possibilità di visitare il bunker di via Fago con una guida in italiano e in tedesco.

All’incontro anche il vescovo Ivo Muser e il presidente della Provincia autonoma, Arno Kompatscher. Il poetry slam rientra nelle iniziative promosse dalla piattaforma “Giorno della Memoria Josef Mayr-Nusser”, che raccoglie varie associazioni impegnate a celebrare ogni anno la Giornata della memoria del beato bolzanino. 

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E parlando di beati nella diocesi di Aqui domani messa per i 100 anni della nascita della beata Teresa Bracco presieduta dal vescovo Luigi Testore, nel santuario diocesano dedicato alla martire nella frazione di Santa Giulia di Dego (Sv) mentre, sempre domani, nella diocesi di Tursi-Lagonegro a Lauria, l’arrivo del segretario di Stato Pietro Parolin per chiudere il Giubileo lentiniano. Il porporato chiuderà la Porta santa del santuario diocesano di Lauria al termine del Giubileo indetto dal vescovo Vincenzo Orofino in occasione del 25° anniversario della beatificazione del sacerdote Domenico Lentini. “La presenza tra noi del card. Parolin – generoso servitore della Chiesa e coraggioso testimone di pace nel mondo – ci conferma nel proposito di metterci alla scuola di questo santo sacerdote che ancora oggi parla alla coscienza delle donne e degli uomini che vogliono dare un senso compiuto alla propria vita ed essere protagonisti dello sviluppo di questo territorio, cercando in tutto la gloria di Dio e il bene integrale delle persone”, sottolinea il vescovo Orofino.