"Per accogliere i fratelli e le sorelle vulnerabili bisogna che io mi senta vulnerabile e accolto come tale da Cristo" e "la vulnerabilità non può essere un tema “politicamente corretto”. Lo dico perché purtroppo il rischio c’è, è sempre in agguato". Sono parole di Papa Francesco, lette da Mons. Filippo Ciampanelli perché il Papa è ancora raffreddato, nella udienza ai partecipanti al Convegno “Vulnerabilità e comunità tra accoglienza e inclusione”.

Nel testo si ringrazia la "Fraterna Domus di Sacrofano per la seconda “Cattedra dell’accoglienza”. Quello è un luogo adatto! Non solo perché è ampio e attrezzato: è adatto perché è accogliente! È un luogo dove vengono accolte persone anziane, famiglie e ragazzi in difficoltà, migranti. Per questo è bello che le sorelle dell’Associazione Fraterna Domus siano un po’ il motore e le animatrici di questa iniziativa".

Alla scuola di Gesù che "ha voluto formare i discepoli a uno stile di vita stando a contatto con i vulnerabili, in mezzo a loro" e a quella di "uomini e donne che sono diventati santi amando le persone vulnerabili come Gesù". Poi da ricordare che "nel Vangelo i poveri, i vulnerabili, non sono oggetti, sono soggetti, sono protagonisti insieme con Gesù dell’annuncio del Regno di Dio". Quindi per il Papa "le persone vulnerabili, incontrate e accolte con la grazia di Cristo e con il suo stile, possono essere una presenza di Vangelo nella comunità credente e nella società".