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Papa Francesco, la proposta per il Giubileo: “Il messaggio delle catacombe parla a tutti”

Incontrando la plenaria della Pontificia Commissione dell’Archeologia Sacra, Papa Francesco apprezza la decisione di ampliare la disponibilità un gran numero di siti catacombali in occasione dell’Anno Santo

Papa Francesco, Commissione Archeologia Sacra | Papa Francesco con i partecipanti alla plenaria della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Palazzo Apostolico Vaticano, 17 maggio 2024 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, Commissione Archeologia Sacra | Papa Francesco con i partecipanti alla plenaria della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Palazzo Apostolico Vaticano, 17 maggio 2024 | Vatican Media / ACI Group

Le catacombe come meta di pellegrinaggio nell’Anno del Giubileo, il cui tema, “Pellegrini di speranza”, trova una “suggestiva collocazione nei percorsi catacombali”. Papa Francesco incontra i membri della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, riuniti nella loro sessione plenaria, ne apprezza l’impegno, e si concentra in particolare sui percorsi delle catacombe e su come questi possano essere fruttuosi nel prossimo Giubileo.

La Pontificia Commissione è custode del patrimonio di fede e di arte delle catacombe cristiane d’Italia. Del loro lavoro, il Papa in particolare mostra di apprezzare l’ideazione delle Giornate delle Catacombe, che coinvolgono famiglie, presentano le catacombe, assegnano borse di studio, organizzano cantieri annuali di ricerca archeologica.

La plenaria ha sviluppato il tema del Giubileo, e le catacombe sono una “suggestiva declinazione” del cammino giubilare, perché “saranno sicuramente una delle mete più significative”, alla ricerca dei “tanti segni del pellegrinaggio cristiano delle origini”, come “gli importantissimi graffiti della cosiddetta triclia delle catacombe di San Sebastiano, la Memoria Apostolorum, dove si veneravano insieme le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo”.

Papa Francesco nota che nelle catacombe “tutto parla di speranza”, e tutto parla di vita, e “in sé stesse le catacombe, essendo cimiteri, cioè dormitori, testimoniano l’attesa, la speranza del cristiano, che crede nella risurrezione di Cristo e nelle risurrezione della carne”.

Il Papa sottolinea che “il pellegrinaggio nelle catacombe si configura, pertanto, come un itinerario in cui fare esperienza del senso dell’attesa e della speranza cristiana”, perché “ci ricorda che siamo tutti pellegrini, in cammino verso la meta dell’incontro con Dio, che in Cristo Risorto ci chiama a condividere la sua beatitudine e la sua pace”.

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Papa Francesco si rallegra per “la proposta di evidenziare, in vista del Giubileo, le tombe dei Martiri, proponendole ai pellegrini come tappe significative dei percorsi di visita”, in quanto “sostare davanti ad esse ci fa confrontare con l’esempio coraggioso di questi cristiani, sempre attuale, e ci invita a pregare per tanti fratelli che oggi subiscono persecuzione per la fede in Cristo”.

Dunque, il Papa definisce “propizia e opportuna la decisione di ampliare il numero di siti catacombali accessibili ai pellegrini”.

Papa Francesco infine ringrazia la Pontificia Commissione dell’Archeologia Sacra per il suo servizio alla memoria e al futuro”, e “alle radici dell’evangelizzazione”, perché “il messaggio delle catacombe parla a tutti, ai pellegrini e anche ai visitatori lontani da un’esperienza di fede”.