Advertisement

Papa Francesco e il presidente della Repubblica Dominicana, la questione dei migranti

Il presidente della Repubblica Dominicana da Papa Francesco. Trenta minuti di colloquio

Papa Francesco, Repubblica Dominicana | Papa Francesco e il presidente della Repubblica Dominicana Abinader Corona, 27 maggio 2024 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, Repubblica Dominicana | Papa Francesco e il presidente della Repubblica Dominicana Abinader Corona, 27 maggio 2024 | Vatican Media / ACI Group

Sullo sfondo della visita del presidente della Repubblica Dominicana Luis Abinader Corona a Papa Francesco c’è la situazione di Haiti, il dramma umanitario dei profughi che arrivano in Repubblica Dominicana, e che ha visto lo scorso aprile circa 120 associazioni cattoliche scrivere al presidente per chiedere che questa sfida delle migrazioni sia affrontata “nel rispetto dei diritti umani”.

E di certo anche di questo ha parlato il presidente, prima nei trenta minuti di conversazione personale con Papa Francesco, poi nel bilaterale in Segreteria di Stato, e in effetti la sfida delle migrazioni è accennata nel comunicato finale dell’incontro.

Papa Francesco ha donato ad Abinader Corona, come di consueto, un’opera in bronzo dal titolo “Amore sociale”, raffigurante un bimbo che aiuta un altro a rialzarsi, con la scritta “Amare Aiutare”,  i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020.

Il presidente, da parte sua, ha donato al Papa, “un rosario in argento e pietre semipreziose della Repubblica Dominicana”.

Nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede si legge che nel corso del colloquio in Segreteria di Stato – presenti  il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati – “è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali e la volontà di rafforzarle ulteriormente”.

Advertisement

Quindi, “ci si è soffermati sul prezioso contributo che la Chiesa offre al Paese, specialmente in campo educativo, come pure nell’ambito della carità”.

Infine, “nel prosieguo della conversazione si sono toccati alcuni temi di reciproco interesse come la migrazione e la situazione regionale, rinnovando il mutuo impegno per favorire il bene comune del popolo dominicano.