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“Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”, oggi la Giornata contro la Tratta

Secondo le Nazioni Unite, oggi si stima che 50 milioni di persone siano vittime della tratta a livello globale.

Talitha Kum |  | Talitha Kum Talitha Kum | | Talitha Kum

Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone” è il tema scelto per la undicesima Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone che si celebra ogni anno l’8 febbraio in occasione della festa di Santa Bakhita, donna e suora sudanese vittima di tratta e simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro questo fenomeno.

E’ stato proprio Papa Francesco a voler istituire nel 2015 questa Giornata, affindandone la promozione all’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) e all’Unione dei Superiori Generali (USG) e il coordinamento a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più di 6000 suore, amici e partner in tutto il mondo.

La Giornata è promossa in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero della Comunicazione, Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Caritas Internationalis, CoatNet, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche (WUCWO), JPIC- Anti-Trafficking Working Group (UISG/USG), The Clever Initiative, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Federazione Internazionale Azione Cattolica, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), il Santa Marta Group, l’USMI e molte altre organizzazioni in tutto il mondo.

Secondo le Nazioni Unite, oggi si stima che 50 milioni di persone siano vittime della tratta a livello globale. Coloro che ne soffrono maggiormente le conseguenze sono donne, bambini, migranti e rifugiati. Una vittima su tre è un bambino, mentre il 79% delle vittime dello sfruttamento sessuale a livello globale sono donne e ragazze. Le persone costrette alla migrazione forzata sono circa 120 milioni. Guerre, conflitti, violenze, povertà, catastrofi ambientali li portano ad abbandonare le proprie case, rendendoli particolarmente vulnerabili alla tratta e allo sfruttamento per la pericolosità delle rotte e perché spesso si fa ricorso a trafficanti o al mercato nero per spostarsi da un Paese all'altro. A questo si aggiunge un’altra forma di tratta che è lo sfruttamento online.

Il Papa ha incontrato ieri la delegazione dei giovani ambasciatori, i sopavvissuti, i rappresentanti della rete delle organizzazioni promotrici della Giornata. Subito dopo si è svolto il pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta che attraversa tutti i continenti e i fusi orari.

Oggi sabato 8 febbraio, i giovani ambasciatori sono riuniti per un giorno intero di dialogo e lavoro con il lancio della nuova chiamata all’azione globale contro la tratta, che diventerà un nuovo strumento di sensibilizzazione e mobilitazione da usare in tutto il mondo.

“Alla luce del Giubileo della Chiesa, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione di quest'anno, come pellegrini della speranza, invitiamo tutti ad agire contro la tratta di persone. Per combattere questa schiavitù moderna, dobbiamo unire i nostri sforzi e lavorare insieme alle vittime e ai sopravvissuti per affrontarne le cause profonde. Mantenere la speranza di fronte allo sfruttamento e all'ingiustizia è una sfida, ma dobbiamo perseverare con determinazione per costruire un mondo di pace, giustizia e dignità per tutti." ha dichiarato Suor Abby Avelino, MM, coordinatrice della Giornata.

Gli organizzatori invitano tutti a dedicare un post, un tweet e condividerlo usando gli hashtag ufficiali #PrayAgainstTrafficking ​​#iubilaeum2025 www.preghieracontrotratta.org

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