Città del Vaticano , sabato, 8. febbraio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
“Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone” è il tema scelto per la undicesima Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone che si celebra ogni anno l’8 febbraio in occasione della festa di Santa Bakhita, donna e suora sudanese vittima di tratta e simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro questo fenomeno.
E’ stato proprio Papa Francesco a voler istituire nel 2015 questa Giornata, affindandone la promozione all’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) e all’Unione dei Superiori Generali (USG) e il coordinamento a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più di 6000 suore, amici e partner in tutto il mondo.
La Giornata è promossa in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero della Comunicazione, Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Caritas Internationalis, CoatNet, il Movimento dei Focolari, il Jesuit Refugee Service, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche (WUCWO), JPIC- Anti-Trafficking Working Group (UISG/USG), The Clever Initiative, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Federazione Internazionale Azione Cattolica, l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), il Santa Marta Group, l’USMI e molte altre organizzazioni in tutto il mondo.
Secondo le Nazioni Unite, oggi si stima che 50 milioni di persone siano vittime della tratta a livello globale. Coloro che ne soffrono maggiormente le conseguenze sono donne, bambini, migranti e rifugiati. Una vittima su tre è un bambino, mentre il 79% delle vittime dello sfruttamento sessuale a livello globale sono donne e ragazze. Le persone costrette alla migrazione forzata sono circa 120 milioni. Guerre, conflitti, violenze, povertà, catastrofi ambientali li portano ad abbandonare le proprie case, rendendoli particolarmente vulnerabili alla tratta e allo sfruttamento per la pericolosità delle rotte e perché spesso si fa ricorso a trafficanti o al mercato nero per spostarsi da un Paese all'altro. A questo si aggiunge un’altra forma di tratta che è lo sfruttamento online.
Il Papa ha incontrato ieri la delegazione dei giovani ambasciatori, i sopavvissuti, i rappresentanti della rete delle organizzazioni promotrici della Giornata. Subito dopo si è svolto il pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta che attraversa tutti i continenti e i fusi orari.
Oggi sabato 8 febbraio, i giovani ambasciatori sono riuniti per un giorno intero di dialogo e lavoro con il lancio della nuova chiamata all’azione globale contro la tratta, che diventerà un nuovo strumento di sensibilizzazione e mobilitazione da usare in tutto il mondo.
“Alla luce del Giubileo della Chiesa, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione di quest'anno, come pellegrini della speranza, invitiamo tutti ad agire contro la tratta di persone. Per combattere questa schiavitù moderna, dobbiamo unire i nostri sforzi e lavorare insieme alle vittime e ai sopravvissuti per affrontarne le cause profonde. Mantenere la speranza di fronte allo sfruttamento e all'ingiustizia è una sfida, ma dobbiamo perseverare con determinazione per costruire un mondo di pace, giustizia e dignità per tutti." ha dichiarato Suor Abby Avelino, MM, coordinatrice della Giornata.
Gli organizzatori invitano tutti a dedicare un post, un tweet e condividerlo usando gli hashtag ufficiali #PrayAgainstTrafficking #iubilaeum2025 www.preghieracontrotratta.org