Città del Vaticano , domenica, 20. aprile, 2025 11:10 (ACI Stampa).
Negli scorsi anni, Papa Francesco non ha mai pronunciato l’omelia del giorno di Pasqua quando è stato lui a presiedere la celebrazione. Quest’anno, la Messa è presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica di San Pietro, e il Papa si rende presente con una omelia che sembra ritornare, come in un cerchio, all’inizio del pontificato, all’idea della Chiesa in uscita che è stata al centro di buona parte della predicazione del Papa. Perché Cristo è risorto, dice il Papa, ma si deve cercare, perché non è più nel sepolcro, ma ha vinto la morte.
È una giornata già primaverile in piazza San Pietro, con i fiori della piazza provenienti dall'Olanda che danno colore al tutto e circa 35 mila fedeli stimati. Papa Francesco, in questi giorni, più volte si è fatto vedere, nonostante la convalescenza: venti minuti al carcere di Regina Coeli il Giovedì Santo, una sortita veloce in Basilica nel pomeriggio di ieri, salutando i pellegrini che si trovavano lì ignari che sarebbe passato il Papa, e oggi la volontà di essere presente alla benedizione urbi et orbi. È una convalescenza lenta, quasi miracolosa se si pensa alle condizioni di salute del Papa quando è entrato in ospedale il 14 febbraio scorso.
Il cardinale Comastri legge “con grande emozione” l’omelia di Papa Francesco, che parte come al solito dal Vangelo, dalla corsa verso il sepolcro vuoto, che rappresenta non solo il timore che avessero portato via il corpo di Gesù, ma anche “la spinta del cuore, l’atteggiamento interiore di chi si mette alla ricerca di Gesù”, che “è risorto dalla morte e non si trova più nel sepolcro”.
La Pasqua, dice Papa Francesco, ci dice che Gesù “non è un eroe del passato”, né “una statua sistemata nalla sala di un Museo”, ma “bisogna cercarlo, e per questo non possiamo stare fermi.
Dobbiamo metterci in movimento, uscire per cercarlo: cercarlo nella vita, cercarlo nel volto dei fratelli, cercarlo nel quotidiano, cercarlo ovunque tranne che in quel sepolcro. Cercarlo sempre”.