Città del Vaticano , lunedì, 5. maggio, 2025 18:00 (ACI Stampa).
Nel ristorante a Borgo Pio dove in genere si ritrovano anche se vengono dagli Stati Uniti, non si vedono in questi giorni del pre conclave. I cardinali non hanno voglia di incontrare giornalisti. Perché alla fine i luoghi che si frequentano sono gli stessi. Ma i periodi storici sono tanto differenti.
Ecco il cambiamento storico del come si elegge un Papa è fondamentalmente questo: prima era il popolo di Roma ad eleggere il Papa, ora soni cardinali che di fatto rappresentano il popolo e non solo di Roma, anche se il Pontefice sempre di Roma è vescovo.
Le note storiche di oggi sono note che esplorano proprio la differenza che i secoli ha portato alla elezione del Papa così come la conosciamo oggi.
Dopo San Pietro i pontefici sono stati scelti dai preti e dai cristiani di Roma, il medioevo ha complicato le cose con l'intromissione dei poteri politici, e anche per questo la Chiesa ha avuto bisogno di uno stato, per essere libera. Ma le famiglie nobili romane avevano sempre il potere di "manovrare" le scelte. Si arriva così al momento in cui si decide di organizzare il Conclave secondo una norma. La Ubi periculum del 1274 è la prima Costituzione Apostolica che erige il Conclave a istituzione di pieno diritto. Non è che tutti i problemi siano così risolti. Si deve arrivare al XX secolo per trovare un po' di pace nella normativa per la elezione del successore di San Pietro. Ci sono da superare le questioni dei veti, e le influenze politiche di vario genere.
Nel 1975 Papa Paolo VI con la Romano Pontifici Eligendo fa entrare il Conclave nell'era contemporanea. Il Sacro Collegio elegge il Papa in forza del Diritto Canonico e non per Diritto Divino, ma solo al Papa spetta legiferare in merito.




